07/08/2015
E in sordina, partono i lavori per l’ennesimo “punto ristoro”.
Presentato però come “caffè letterario”, ché fa più tendenza e un po’ meno impressione… sai, si tratta (tratterebbe) di una villa storica!
Lavori in sordina, ad agosto, nessun cartello esposto (pare che dopo la nostra “incursione” dell’altro ieri ne abbiano velocemente preparato uno), un bel fuoco al centro del cortile tanto per violare immediatamente il Regolamento di Polizia Urbana ed un’Ordinanza del Sindaco (anche qui, in due giorni ne hanno fatto sparire le tracce).
Un po’ come quando, venti anni fa, segnalavamo i lavori abusivi in un fienile e ci dicevano: ” Vabbè, ma un posto dove prendere un caffè, a villa, ci vuole!”
Nessuno guadagna con un caffè, e neanche con un libro offerto in lettura… bensì con tutto il giro di affari che vedeva, per ora, incontrastato protagonista il Vivibistrot del Bel Respiro… il fienile di allora.
Ecco, adesso arriva anche il Casale dei Cedrati, due piani, diverse centinaia di metri quadrati, tre ingressi su via Aurelia Antica, cortile… il tutto restaurato con i fondi del Giubileo del 2000… e il Giardino omonimo, anch’esso restaurato e ben predisposto con quelle strutture a tettoia, pronte ad essere coperte (ma che lungimiranza quei funzionari comunali che se ne occuparono!) perchè i tavolini siano riparati d’inverno ed all’ombra d’estate… pronto ad entrare nell’affare!
Non solo, e ne abbiamo già parlato, la Sovrintendenza ha recentemente finanziato con 34.000,00 euro dei nostri soldi anche un’ulteriore messa in sicurezza dell’area, trovate il documento in allegato.
Quanto paga l’associazione culturale (un’altra, di quelle che appartengono al no-profit… di quelle per cui la normativa non prevede un controllo fiscale, cioè) che si è aggiudicata il casale?
Duemila euro al mese… una sciocchezza!
Che non vengono certamente destinati al recupero di villa Pamphilj, come i 1000,00 euro di affitto mensile del Casale di Giovio (ARCI, UISP e Legambiente li sborseranno davvero?) o i 320,00 (TRECENTOVENTI!) euro mensili che costa mettere le mani sul Casale Rosso, uno degli altri quattro casali recentemente proposti in un bando comunale.
Come nessun euro di quelli che in tanti, si mettono in tasca SFRUTTANDO villa Pamphilj e le sue struttture.
Tutti business (e nel mazzo ci sono anche diversi eventi sportivi, culturali, sociali) spesso sponsorizzati politicamente… anzi, diciamo meglio, praticamente tutti riferibili ad un unico gruppo di interesse, quello che vuole la villa parcellizzata e svenduta, meglio se ad amici e sodali.
Che poi gli assicurino visibilità e sostegno in una politica d’accatto… accatto consensi, ovviamente!
Questo è il motivo della rinuncia ad un confronto trasparente sul destino complessivo di villa Pamphilj (il Piano Programma e di Utilizzo), la proposta di bandi al ribasso, le chiavi dei cancelli consegnate a Tizia e Caia, l’impunità assicurata a chi si allarga, a chi sversa con le proprie fogne, a chi crea discariche, a chi viola le norme sulla circolazione, a chi ristruttura casali (con i soldi pubblici) aumentandone la cubatura, a chi costruisce palchi sopra un terreno completamente cavo, allunga cavi elettrici… mentre non paga un euro (o pochi spiccioli) di concessione!
E poi, la balla dei privati: “Meglio affidare le strutture a loro che lasciarle così!”
Così ce le avete lasciate voi, caro Comune e caro Municipio, in decenni di abbandono e rinuncia a fare la buona Politica ed una seria amministrazione!
Piccoli bistrot crescono… così avevamo intitolato un’altro album: è davvero così, rifletteteci!
Ristorante bar “Vivibistrot”, caffè letterario Casale dei Cedrati, punto ristoro Casale di Giovio (di ARCI, UISP e Legambiente), stand ristoro della manifestazione Concerti nel Parco…. e poi bar interno al Centro Anziani Bel Respiro, la ristorazione delle due scuole ANFFAS, le macchine caffè&merendine della palazzina Corsini: un viavai di mezzi, spesso privi di autorizzazioni, distruzione delle superfici, inquinamento, fuochi e luminarie, musica a tutto volume, fogne che esplodono, topi, immondizia che si moltiplica, furti e danneggiamenti… la sistematica perdita di Natura, Storia, quiete… i valori inestimabili rappresentati dalla nostra e dalle altre ville storiche.
Il tempo di un altro caffè (letterario, mi raccomando) e la villa Pamphilj che fu della famiglia di Innocenzo X prima e dei romani e dei cittadini del Mondo poi, scomparirà.
In sordina, senza che nessuno si indigni… vogliamo davvero permetterlo?