E’ l’Amministrazione che traccia il solco…


11/03/2018

E’ l’Amministrazione che traccia il solco…



… ma saprà difendere e promuovere i valori che questo Giardino dei Giusti rappresenta (e la stessa villa che lo racchiude, aggiungiamo noi)?
La frase che abbiamo utilizzato, potrà apparire provocatoria, ma la prima persona a rendersi conto di questi fondamentali risvolti è stata Pinuccia Montanari, mentre conversavamo di fronte agli ulivi dedicati ai Giusti dell’Umanità, appena prima dell’inaugurazione del Giardino che li ricorda.

“Ci sono scuole… quali sono quelle più vicine?” ci ha chiesto l’Assessore.
“Il liceo Malpighi e la Margherita Hack/Nocetta sono i più vicini – le abbiamo risposto noi dell’Associazione per Villa Pamphilj – sicuramente i primi da coinvolgere e guidare fin qui, dove spiegargli e raccontare chi sono questi Uomini e Donne e perché ne va coltivata (sì, proprio come queste piante) la memoria, gli ideali… il senso del sacrificio!”
A maggior ragione, in questi tempi bui e tormentati, a maggior ragione perché “questa” non rimanga una delle tante inaugurazioni distratte, retoriche, doverose o di opportunità politica/elettorale (come quella di cui fummo sconcertati testimoni il 31 marzo 2016, sotto una precedente Amministrazione, ad esempio).

La cerimonia del 6 marzo scorso, Giornata europea dei Giusti, ha vissuto tre momenti distinti e visto una significativa partecipazione di Autorità, cittadini e, tra loro, in particolare di quei giovanissimi studenti che con i propri professori, attraverso un meditato percorso di approfondimento, avevano individuato le figure a cui dedicare i primi ulivi messi a dimora.
C’erano ovviamente il Sindaco Virginia Raggi, gli assessori comunali Pinuccia Montanari e Laura Baldassarre, il presidente della commissione Ambiente Daniele Diaco ed una nutrita rappresentanza del XII Municipio, mentre l’Arma dei Carabinieri, presente per la dedica dell’ulivo al vice brigadiere Medaglia d’Oro al valor militare Salvo D’Acquisto schierava il Generale di Brigata Antonio De Vita, il Colonnello Antonio Petti e due carabinieri in alta uniforme.
Ma le presenze più importanti, non ce ne vogliano, erano altre.

Hamadi Abdesslem è l’unico dei cinque che ha potuto commuoversi di fronte al SUO ulivo e ad una platea attenta e riconoscente: nel 2015 ha salvato 45 nostri connazionali durante un attentato dell’ISIS a Tunisi… e martedì scorso è arrivato solo, ha raggiunto il Giardino, ha lui, per primo, teso la mano verso di noi, si è presentato, e noi sopraffatti dall’emozione abbiamo balbettato “Sappiamo chi è, grazie… grazie per quello che ha fatto… venga, le facciamo vedere qual’è la sua pianta”, e gli abbiamo raccontato timidamente noi a lui, di villa Pamphilj, della sua storia, della sua bellezza.

E poi un altro Giusto, Emilio Barbarani, anche lui vivente e ambasciatore a Santiago del Cile dove offrì rifugio e salvò centinaia di perseguitati durante il regime di Augusto Pinochet: la percezione di trovarsi di fronte una persona di un livello così diverso ed alto, eppure così semplice, disponibile, profonda, serena… un vero privilegio potergli stringere la mano, mentre anche lui, come il signor Abdesslem raggiungeva con elegante riservatezza il luogo della cerimonia.

Più tardi, nella Cascina Farsetti, dove tutti si erano trasferiti per ascoltare le parole, il Ricordo, la Storia (ma anche la cronaca di questo Giardino, di chi lo ha promosso, studiato, realizzato), di nuovo persone “speciali”, di nuovo un insegnamento su cosa siano i Valori e cosa significhi battersi perchè rimangano e si rafforzino quale patrimonio del Genere Umano.

Tutto questo cogliendolo nelle parole di Anna Foa, storica e membro dell’associazione Gariwo, del suo presidente Gabriele Nissim, nel ricordo del congiunto di Etty Hillesum, giovane ebrea olandese che lasciò la propria vita insieme al suo profondo diario nel campo di sterminio di Auschwitz.
In quelle del figlio di Armin Wegner, che fu militare nella Grande Guerra, paramedico, scrittore, testimone del genocidio di armeni prima ed ebrei dopo, perseguitato, fuggitivo dalla Germania nazista, mai più ritornato perché Roma, Monteverde e villa Pamphilj sono state fino alla sua morte, all’età di 91 anni, i luoghi che lo hanno accolto e in cui è tornato, da ulivo dei Giusti, martedì 6 marzo scorso.
Parole, quelle del figlio di Armin (anche lui un signore ormai grande) che ci hanno colpito profondamente e, prima di lasciare cascina Farsetti abbiamo sentito il bisogno di fermarlo, stringergli la mano, esprimere la nostra ammirazione per i sentimenti che lo animano, alla pari di suo padre.
Infine, il piccolo studente che ci ha parlato dell’infermiera polacca Irena Sendler, della scelta maturata con i propri compagni di classe di dedicare uno dei cinque ulivi a chi riuscì a mettere in salvo 2500 bambini ebrei, portandoli fuori dal ghetto di Varsavia nei modi più impensati e pagando, per questa sua opera con l’arresto, la tortura… fortunatamente la fuga e non la morte.
Era emozionatissimo e l’applauso che ha accompagnato la conclusione del suo racconto lo deve aver scosso ancor di più!

Forse non lo sa, ma è lui e tutti gli altri suoi coetanei che dovranno promuovere i Valori rappresentati da questo Giardino, dal ricordo dei Giusti, dal loro insegnamento e sacrificio, è lui e gli altri che dovranno difendere il solco tracciato dall’Amministrazione per mettere a dimora questi ulivi, i cipressi, i melograni.
Ma se noi “grandi” e coloro che “devono” in nome del proprio ruolo non saremo in grado di trasmettere un esempio oltre che un ricordo ed una commemorazione… tutto questo si rivelerà esercizio di mera retorica, e le pietre di Salvo D’Acquisto, di Etty Hillesum, di Armin Wegner, di Irene Sendler e quella di Hamadi Abdesslem, rimarranno solo pietre, mute, appena immerse nel prato di villa Pamphilj e non profondamente nei nostri cuori!
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Leggi anche:
“Salvo D’Acquisto, Armin Wegner, Etty Hillesum, Irene Sendler e…”> goo.gl/Q9rZZd
“l’Associazione per Villa Pamphilj all’inaugurazione del Giardino dei Giusti “> goo.gl/rrjv66
“Martedì 6 marzo si inaugura il Giardino dei Giusti…”> goo.gl/DD2sWB
“Il Giardino dei Giusti”>https://it.wikipedia.org/wiki/Giardino_dei_Giusti

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