02/09/2015
E Margherita si scioglie in un pianto liberatorio!
E Margherita si scioglie in un pianto liberatorio!
Dopo un’ora e mezza di ricerche, a villa Pamphilj, ieri pomeriggio.
I fatti.
Intorno alle 15,30 una mamma disperata blocca la Citroen C0 del XII Gruppo Polizia Roma Capitale di pattuglia nella parte est della villa: entrata per un giro in bicicletta, ha perso di vista la figlia di dodici anni, Margherita, bionda, molto carina e, anche lei, alla guida di una bicicletta.
L’ha cercata ovunque, ha chiesto a tutti quelli che ha incontrato ma… nulla!
L’ufficiale in servizio a bordo chiama per radio e fa convergere sull’area altre tre pattuglie disponendo che ognuna proceda da un ingresso differente… e una delle tre, viene dirottata addirittura verso l’area dove è presente il giro di prostituzione maschile: troppo tempo senza notizie, e la villa non è poi così grande… meglio controllare subito i luoghi più pericolosi.
Un’ora e mezza più tardi, sono proprio gli operatori alla guida della C0 ad individuare una bambina che sembra corrispondere alla descrizione: è ferma, seduta su di una panchina del Campo da Polo… gli agenti si avvicinano lentamente… “Margherita?” sussurra uno dei due dolcemente… lei si rivolta, ha gli occhi ancora spaventati, si alza e si butta tra le braccia dell’agente donna, stringendola e piangendo a dirotto.
E’ lei, finalmente… la mamma viene contattata telefonicamente e corre da sua figlia, qualche foto tutti insieme per far scemare ulteriormente la tensione e la paura… tutto è bene ciò che finisce bene, grazie a tutti gli agenti intervenuti ed al loro buon coordinamento.
Ma chi c’era è ancora commosso, a 24 ore di distanza, nonostante nella propria carriera ne abbia viste di tutti i colori: “Sono quelle cose che ti rimangono dentro, e che danno un senso al nostro lavoro”… come non comprenderlo… grazie allora, sperando le brutte storie finiscano sempre così, con un angelo che ti abbraccia e ti restituisce a chi ti vuole bene!