E se ogni tanto, anche i Servizi Sociali…


22/10/2020

E se ogni tanto, anche i Servizi Sociali…



E se ogni tanto, anche i Servizi Sociali…
Ce lo domandiamo da anni, ovvero da quando documentiamo (anche) le situazioni di disagio sociale che portano soggetti con problemi o fragilità a fissare, quale propria ed unica dimora, alcuni angoli di villa Pamphilj: perché i Servizi Sociali non intervengono a seguire queste persone e ad avviarle in ricoveri dignitosi ed idonei?

Non ci riferiamo ovviamente a soggetti appartenenti a gruppi “organizzati” e gestiti, com’erano i rom bulgari presenti un tempo nelle serre o nel parcheggio di largo Martin Luther King quanto, piuttosto, ai poveretti che si stabiliscono sotto il ponte pedonale Artemisia Gentileschi Lomi oppure nell’immediato esterno, come coloro che da anni, (soprav)vivono nelle aiuole fuori della Basilica di San Pancrazio.
Tutto questo perché riteniamo che operatori preparati professionalmente possano conseguire risultati che uno sbrigativo, provvisorio, mal pianificato sgombero non riuscirà mai a raggiungere.

Prova ne sia come, ogni volta che ne è stato effettuato uno, a noi è bastato ripassare nell’area coinvolta per ritrovare, neanche 24 ore più tardi… nuovi cartoni, scarpe e calze abbandonate, rifiuti, deiezioni umane… miseria.
E le stesse persone.. e poi altre, nelle medesime condizioni.
Anche durante il passato lockdown (e questo pone grossi problemi, anche per l’immediato futuro) all’interno della villa e fuori di San Pancrazio queste persone hanno vissuto così… in bilico, anzi, in attesa di essere ritrovati senza vita, ché francamente, non ci sembra esista, per costoro, un’altra prospettiva.

Il cibo non è un problema: chi vive nella zona OVEST di villa Pamphilj ne riceve dai conventi lungo via della Nocetta (durante il lockdown abbiamo assistito alla piccola processione fuori del cancello dell’Istituto Santa Maria della Provvidenza) e lo stesso avviene sicuramente nella zona EST.
Ma tutto il resto “è” un problema al quale una Società che si accredita con il termine “civile” non può e non deve sottrarsi.
Ecco, a villa Pamphilj abbiamo incontrato i Servizi Sociali un’unica volta, nel dicembre 2014: la situazione, come descritto e documentato in questi SEI anni, non è granché cambiata, dunque… le persone abbandonate, villa Pamphilj ed i suoi frequentatori VORREBBERO vederli di nuovo… e di continuo, fintanto queste situazioni non abbiano trovato una soluzione degna e soddisfacente per tutti.

Roma Capitale e il XII Municipio, da cui questi servizi dipendono, facessero quello che i cittadini si aspettano da loro: il Bene di questa Città e di chi, nelle più disparate (talvolta disperate) condizioni, ci vive!
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