07/04/2019
E se sarà una femmina si chiamerà… Olimpia!
Oppure Olimpio, se in qualche modo scoprissimo che è un maschietto.
Perché come anche per Giglio i dubbi rimangono: il veterinario inviato dal Comune un anno fa ci spiegò che, in assenza di gravidanze/nascite/svezzamento, l’unica possibilità sarebbe osservare questi esemplari da vicino e visto che catturarli rappresenterebbe per loro un crudele stress… siamo assolutamente d’accordo con lui… non è proprio il caso!
In queste ultime ore abbiamo letto tante proposte e nomi bellissimi… però, come per Giglio (che deve il proprio nome al lago dove si intrattiene con i frequentatori), pensiamo sia carino il nome del nuovo esemplare abbia un diretto riferimento con villa Pamphilj e la zona intorno: Olimpia dunque… salvo future scoperte tipo, Giglio… “incinto”!
Per distinguere i due esemplari: Giglio ha l’occhio destro decisamente malandato (anche qui, anestetizzarlo per catturarlo e curarlo risulterebbe troppo stressante, almeno così ci dice il veterinario) e la punta della coda presenta una serie di peli neri.
Olimpia li ha invece tutti bianchi, la coda più voluminosa, il musetto un po’ più squadrato, gli occhi sani… e un’evidente, maggior vitalità (è sicuramente più giovane).
Giglio è un esemplare tranquillissimo, basta guardarlo mentre dorme tutto acciambellato sul prato… Olimpia dev’essere invece una vera… lenza!
Il futuro ci dirà quanto e se all’altezza della nobile “Pimpaccia” da cui prende il nome!
Foto: Adriana Angelini/Associazione per Villa Pamphilj
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