22/10/2019
E villa Pamphilj portò a casa una brutta pagella…
Ma su questi voti, contenuti nell’articolo pubblicato ieri dal quotidiano il Messaggero, noi dell’Associazione per Villa Pamphilj riteniamo si debba riflettere un attimo.
VERDE, voto “5”: in realtà quei 6 giardinieri sopravvissuti alla decimazione del Servizio Giardini (1600 addetti nel 1992 di cui 82 a villa Pamphilj rispetto agli attuali 160 per tutta la Città) fanno quello che possono (e che devono), senza mezzi e attrezzature adeguate. Attaccano a lavorare la mattina, tra le 06:00 e le 07:00, incollati ad un trattore (spesso l’unico utilizzabile dei due in dotazione) oppure piegati a raccogliere, oltre che i sacchi dei rifiuti, l’immondizia e la devastazione lasciate da certi “civilissimi” frequentatori.
E poi tutto il resto, mettendo pezze ovunque, in ben 184 ettari, e comprando talvolta, addirittura di tasca propria, quanto serve per poter procedere (se aspettassero ricambi e riparazioni il lavoro si bloccherebbe).
Per noi un “6” sarebbe stato il giusto riconoscimento di questo quotidiano impegno e il “5” che si ritrovano è motivato sicuramente dall’irresponsabilità mostrata dal Dipartimento di cui sono parte: milioni promessi per progetti inesistenti, appalti che non partono, tagli e piantumazioni bloccate, conferenze stampa e riunioni di commissioni improvvisate e meramente propagandistiche, tavoli tecnici a cui siedono soggetti su cui gravano pesantissime accuse o più che motivati interrogativi… il nuovo Regolamento del Verde, bloccato da mesi e ancora da approvare.
Villa Pamphilj paga tutto questo, e lo paga chi, per Roma Capitale è comunque in prima linea, ogni giorno, sicuramente senza neppure uno stipendio “a scialo”.
GIOCHI, voto “7”: un po’ in extremis e solo perché, dopo anni e anni l’UNICO operaio rimasto a disposizione dell’Ufficio Aree Giochi e Fitness di Roma Capitale (http://bit.do/fdTfT) è stato raggiunto da 5 nuovi addetti con cui, da un paio di mesi, ha formato un’efficiente squadra, il cui obiettivo è riparare le disastrate 471 aree presenti in Città.
Le tre di villa Pamphilj sono state tra le prime a ricevere le loro cure ed il nostro album riconoscente è stato addirittura condiviso dalla neo-Assessore Laura Fiorini.
Un “7”… ci sta, dunque!
BAGNI PUBBLICI, voto “0”: visto come, da anni, non ne sia più aperto uno dei quattro esistenti, questo ZERO è stramotivato!
Con una robusta strattonata di orecchi al consigliere Angelo Diario, presidente della X° Commissione Sport, Benessere e Qualità della Vita: il 4 dicembre del 2017 pubblicò un video nel quale annunciava, per primavera, la riapertura di tutti i bagni chiusi e a due anni di distanza noi ci stiamo ancora chiedendo alla primavera di quale anno si stesse riferendo.
Una vergogna e, credeteci, le soluzioni esistono, a costi contenutissimi e positivi rientri su più livelli, come abbiamo illustrato più volte, presentandole all’interno di una bozza del un Piano Programma ed Utilizzo in numerosi uffici con Assessori e commissioni comunali e municipali.
PUNTI RISTORO, voto “7”: no, conoscendo i retroscena dell’unico punto esistente, non concordiamo.
La nascita in difetto delle autorizzazioni necessarie (da qui un sequestro pluriennale ed un provvidenziale condono), il regime di monopolio, una serie di violazioni (dal continuo accesso di mezzi privi di autorizzazioni ai danneggiamenti, dalle fogne che esplodono nella villa e su via Vitellia agli abusivismi ed ai relativi sequestri) ma soprattutto un’attività acquisita senza che mai sia stato tenuto o rinnovato un bando per affidarla, questo solo per citarne qualcuno (di retroscena).
Ancora, una manciata di euro per una concessione che vede villa Pamphilj privatizzata da chi, tramite il possesso delle chiavi d’ingresso, organizza eventi di ogni tipo… soprattutto di inimmaginabile divario con i guadagni conseguiti.
Meglio sarebbero tre “chioschi” realizzati in strutture già esistenti, vicino agli ingressi, in posizioni che coprano le necessità della maggior parte dei frequentatori, non solo di quelli che accedono dal Bel Respiro o che raggiungono villa Pamphilj esclusivamente per pranzare o cenare.
Tutto in un bando pubblico, trasparente e calibrato per assicurare servizi di qualità ma anche tutela e integrità alla villa.
SICUREZZA, voto “3”: niente da eccepire, siamo i primi a dover sottolineare l’inadeguatezza nell’impiego degli agenti della Polizia Roma Capitale.
Con la balla di una pattuglia schierata ogni giorno (in realtà continuamente distolta e dirottata all’esterno sull’infortunistica stradale); con personale che non esce dal veicolo con cui pattuglia, dai viali, 184 ettari di boschi, cespugli, casali, cavità; con agenti in divisa e auto di servizio avvistate a un chilometro di distanza da tutti coloro (alcuni convinti di appartenere alla categoria dei buoni) che violano, delinquono e che utilizzano chat di ogni tipo per mettere sull’avviso tutti gli altri iscritti della presenza di agenti in villa.
Ancora, con il punto fisso nella parte OVEST chiuso da dieci anni, inutile fin quando è rimasto aperto, replicato in un punto fisso nella parte EST ancora da aprire e già fallimentare, ché se non ci si accorge di nulla girando in macchina, figuriamoci dall’interno di un ufficio, al calduccio in inverno ed al fresco in estate.
Un personale che, inviato con i forestali il 14 dicembre 2017 ad effettuare 18 sequestri, sta ancora cercando il proprietario dei 50 proiettili rinvenuti nella Cascina ai Monti (se ti presenti alle 09:00, difficile tu riesca a trovare gli occupanti abusivi, no?) e che ha camminato sull’Eternit nascosto nelle serre sull’Aurelia senza neanche rendersene conto.
Con le mappe dell’Associazione per Villa Pamphilj fotocopiate e ritargate con il logo della Polizia Roma Capitale, come copiati sono gli interventi, effettuati TUTTI (quelli che vengono effettuati, perché per alcuni non c’è proprio verso) sulla base di quanto pubblicato sulla nostra pagina Facebook.
E’ evidente come a chi comanda non interessi far effettuare un servizio degno di questo nome, svilendo il lavoro che alcuni dei suoi sottoposti vorrebbero e potrebbero svolgere efficacemente con ben altri “ordini operativi”.
Il problema della villa non è perciò il numero degli uomini impiegati, ma la modalità, assolutamente inidonea e solo da un completo mutare nell’approccio e nell’impiego delle Forze disponibili (che possono contare ANCHE su agenti di Polizia e Carabinieri a cavallo, sui Carabinieri delle due stazioni competenti e, in parte, anche sul commissariato di Polizia di zona) l’attuale voto “3” potrebbe trasformarsi in una preziosa sufficienza.
Preziosa per la villa, per tutti i frequentatori, per l’Amministrazione e per coloro che, in buona fede, sono mortificati dall’inefficienza e dalla superficialità di chi ne è a capo.
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“Consigliere Diario: riapertura dei bagni nel 2018”>