Oggi non ci potevamo credere: proprio nel cuore di Villa Pamphilj, nel Giardino del Teatro, a pochi metri dalla Palazzina Algardi oggi sede di rappresentanza della Presidenza del Consiglio, abbiamo rinvenuto i resti di un fuoco.
E’ il terzo che troviamo nel giro di una settimana.
Si tratta di un fuoco fatto con tutti i crismi: circondato da pietre, situato vicino alle sedute che si trovano sotto al pergolato di rose, insomma sembra fatto apposta per il campeggio.
Come è possibile? Come si spiega che Villa Pamphilj sia diventata terra di nessuno, visto che candidamente c’è qualcuno che impunemente si permette di accendere un bel fuocherello proprio nel punto più importante ovvero dove ci sono alberi monumentali, arredi, fontane settecentesche? Nessuno ha visto nulla? A che ora è stato acceso, forse di notte? E di grazia a che ora vengono esattamente chiusi i cancelli di Villa Pamphilj, qualcuno può darci conto di come vengono gestiti controlli e chiusure ?
Abbiamo segnalato questo ennesimo ed incredibile atto vandalico alle Forze dell’Ordine del territorio nonché all’Assessore all’Ambiente Sabrina Alfonsi e al Presidente del XII Municipio Elio Tomassetti chiedendo di avviare un maggiore controllo.
Non è possibile che proprio in questi giorni di estremo caldo si rischiano incendi dentro al più grande parco storico di Roma.
Qui il caso, la sbadataggine non c’entra nulla, la responsabilità non è solo di chi tranquillamente si “apparecchia” un fuoco: sono coloro che dovrebbero protegge, tutelare e gestire Villa Pamphilj che mancano all’appello.
Un appello che ci siamo stancati di fare: non abbiamo più speranza che risponda qualcuno.