Episodio I – L’abito nuovo della panchina “fatta a maglia”!


08/09/2013

Episodio I – L’abito nuovo della panchina “fatta a maglia”!



E sì perché adesso anche le panchine hanno il loro “vestitino”.
Non ci credete? Fate quattro passi dalle parti della Palazzina Corsini e vedrete. Non un’occhiata distratta a cui, quei due colori pastello, apparirebbero come pennellate inferte dall’ormai “solito vandalo”… ma, appunto, aguzzando la vista, scoprirete invece come la panchina sia stata ricoperta di lana, abbia un abito tutto suo… nuovo, color giallo e blu!

“Sembra un lavoro fatto con l’uncinetto” dice una signora che passa di lì con l’aria di chi la sa lunga di maglieria. “Ma nooo!” sentenzia l’amica che è con lei “è fatta con i ferri, lo saprò ben io che ho fatto a tutti i miei nipotini i pullover per l’inverno. E’ un semplice “dritto e rovescio”, altroché!”.
La diatriba va avanti per un po’ fino a quando un’altra signora, avvicinandosi alla panchina sfiora la lana con mano leggera e sentenzia, risoluta: “E’ di sicuro uncinetto, maglia alta!”.
Le altre due in silenzio annuiscono e pacificate si domandano all’unisono: “Si, ma chi l’ha fatta? E perché ha pensato di rivestirci la panchina? Forse pensavano sentisse freddo?” aggiunge una delle due ridacchiando.
In effetti, vien da chiedersi chi abbia mai avuto questa idea: un gesto di pura creatività sembrerebbe, oppure di sfida, di ribellione. In ogni caso, un gesto che genera profonda tenerezza, perché nasce da un’idea semplice, delicata ed anche un po’ romantica.

Ed è indubbiamente una novità. Non si era mai vista a villa Pamphilj (e da qualche altra parte?) una panchina così elegante. E poi ha l’aria di essere molto comoda così, con gli schienali “imbottiti”. Ci si può sedere come fosse la poltrona di casa, con l’aggiunta dell’aria fresca, gli alberi ed il paesaggio, unico ed inconfondibile di villa Pamphilj.
E mentre ti interroghi, un signore a spasso con il proprio cane, si ferma anche lui, lì di fronte e, indicando la panchina, esclama: “Almeno non è della Lazio! Certo non è nemmeno della Roma… ma giallo e blu di che squadra è?”
Il suo cane intanto lo tira con il guinzaglio e cerca di avvicinarsi il più possibile, forse addirittura pensando “non l’ho mai fatta su un legno morbido e colorato, chissà che goduria, il mio odore resterà per un sacco di tempo!”.
Ma il padrone fortunatamente lo porta via, avendo intuito la volontà canina di segnare il territorio in quel loro modo speciale… un po’ troppo pericoloso per la sopravvivenza della maglia!

E così la panchina, con il suo abito nuovo, resta lì, in attesa di chi passa… di una mamma che si fermi a far giocare un bambino un po’ capriccioso… di un signore anziano, in cerca di un luogo comodo e silenzioso dove immergersi nella lettura del quotidiano che porta con sé… di una coppia di innamorati, che hanno indovinato un “nido” tutto loro dove accoccolarsi l’uno nell’altro scambiandosi baci… oppure che torni “Madame Uncinetto” (perché di sicuro è stata una donna, eh!) a completare l’abito o a confezionarne un altro, magari con altri colori, per un’altra lì accanto.

Perché di sicuro c’è, da qualche parte, una panchina che ha bisogno di un restyling: magari per coprire una brutta scritta o una ferita inflitta da qualche vandalo.
Chissà, davvero… quale colore avrà il prossimo abito tutto nuovo.

_*_*Si chiama “Urban Knitting” questa particolarissima forma d’arte di strada. I“graffiti” colorati vengono creati a maglia o all’uncinetto per dare una nuova vita agli spazi cittadini. A quanto pare è arrivata anche a villa Pamphilj!
Vai al post FB>https://www.facebook.com/pg/AssociazioneperVillaPamphilj/photos/?tab=album&album_id=237732426374142

Per saperne di più: http://maglialiberatutti.blogspot.it/2013/04/guerrilla-knitting.html

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