04/01/2018
f) serre monumentali ottocentesche…
… ovvero GENESI DI UN SEQUESTRO.
A parte la prima, che richiama in rosso il provvedimento giudiziario adottato ANCHE per questa struttura, la prima trentina di immagini, prelevate e scansionate dal nostro archivio cartaceo, mostrano i lavori del Grande Giubileo del 2000, gli stanziamenti, i trionfalistici comunicati stampa dell’epoca.
Lavori costosi, fatiscenti, assenza di progetti e di valorizzazione, in capo a pochi anni tutto era finito in malora: il giardino devastato e trasformato in giungla impenetrabile, la staccionata scivolata a terra pezzo a pezzo, telecamere e impiantistica depredata mentre nei vani d’angolo venivano ammucchiati uno sull’altro come in un film di Dario Argento i corpi squartati di 40 costosissimi manichini, destinati inizialmente ad indossare abiti della sartoria Tirelli, lascito ereditario del grande sarto al Comune di Roma.
Un altro scandalo (ed una lunga causa giudiziaria, visto come le condizioni poste dal sarto Tirelli non siano mai state rispettate) con protagonista la Sovrintendenza e la cascina Farsetti, individuata quale museo del costume, poi rigettata, lei, i costumi, i manichini… e i soldi dei contribuenti, ovvio.
Passa il tempo, e varcando il perimetro delle serre ottocentesche qualche anno fa, oltre a tutto questo trovammo brandelli di calchi (anche questi costosissimi) delle riproduzioni realizzate dalla Sovrintendenza per sostituire gli originali, bivacchi di sbandati, un tappeto di escrementi sotto una volta artistica e unica nel suo genere.
Ci riorganizzammo apposta per denunciarlo con immagini sbattute su FB perché tutti potessero sapere… perché chi doveva, avesse un rigurgito di dignità, professionalità, senso dell’Amministrazione.
Niente di tutto questo e, unica conseguenza, furono una ronzatina per terra ed una rete elettrosaldata intorno.
Anzi, finirono per aggiungerci la chicca di 6 telecamere NON FUNZIONANTI per 35.000,00 euro, puntate un po’ così, dal giardino dove NON riprenderanno la morte di un povero sbandato, al museo di villa Vecchia CHIUSO da 17 anni, al Casale e Giardino dei Cedrati… quest’ultimo improvvisamente, preziosamente e CURIOSAMENTE restaurato dal Servizio Giardini.
E già perché nel 2015, qualcuno comincia ad annusare l’affare casali-di-villa-Pamphilj-a-due-soldi e improvvisamente l’Amministrazione toglie di mezzo calchi&manichini, pronta a confezionare il pacchetto regalo per i salvatori della villa, i privati!
Che sono sempre e casualmente gli amici di chi amministra (male) il pubblico… la cosa pubblica… anche questa nostra villa.
Qualcuno finirà per esser troppo sfrontato, oppure finisce preso in mezzo in una lotta interna alla Sovrintendenza, fatto è che scatta un primo sequestro, poi nella parte ovest della villa, un altro casale-a-due-soldi-con-bar vede interrompersi i lavori… poi una sorte analoga investirà il bando-dei-4-casali-a-prezzi-stracciati con bar ristoranti realizzabili all’interno: una villa Doria Pamphilj da mangiare, da farla mangiare, da mangiarsela.
Ma stavolta il boccone finisce per andare di traverso anche per chi aveva messo gli occhi addosso a queste serre… che rimarranno così, fino a mercoledì 14 dicembre scorso, quando, sesta tappa e lettera f) del provvedimento, verranno fatti apporre i sigilli di sequestro.
Il futuro delle serre ottocentesche?
Vedremo… di fronte a tanta bellezza, la miseria di chi (non) se ne è occupato dalla fine degli anni ’90 ad oggi è drammatica… ma lo è anche l’assenza corrente di ogni progetto culturale, di un’analisi storico-amministrativa, di un confronto con chi mostra ogni giorno quel che altri non hanno mai visto, seguito, capito.
E quando non lo sai, finisce che ci fai piazzare all’interno il bar-ristorante dei nuovi amici o qualche altro giocherello tutto loro.
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Serre Ottocentesche:
“parte prima”> https://goo.gl/Fw3m9P
“parte seconda”> https://goo.gl/ZZqeN8
“parte terza”> https://goo.gl/qtBoR5
“parte quarta”> https://goo.gl/4lIfUq