FONDO PAOLO ARCA
Un regalo prezioso.
L’ amore per Villa Pamphilj ha spinto Paolo Arca per tutta la sua vita non solo a proteggerla con tutte le forze, ma anche a cercarne la storia e le origini: voleva conoscere come era “un tempo”.
Così ha accumulato libri, foto e tanta documentazione. La collezione di libri annovera dei volumi anche rari, o comunque difficilmente reperibili.
Ma soprattutto quello che lo ha attratto è stato scoprire come era la “sua villa” tanti anni fa.
E quando si è imbattuto in alcune fotografie che la ritraevano in tutto il suo splendore, ha iniziato a comperare queste immagini, che nella maggior parte dei casi erano delle cartoline postali, quasi tutte dello scorso secolo.
Per Paolo è stato un viaggio alla ricerca di quegli scorci, di quei luoghi oggi profondamente mutati o non più esistenti, perché modificati dall’apertura al pubblico della villa.
Nel corso degli anni ne ha accumulate un centinaio: per lui rappresentavano un’occasione per avere uno sguardo sul passato, in un’epoca dove la bellezza si ricercava in luoghi segreti, in giardini mirabili, arricchiti da statue, fontane monumentali e giochi d’acqua.
Le cartoline postali sono in bianco e nero o dipinte a colori, alcune “non viaggiate” ed altre compilate con calligrafie d’antan in diverse lingue. Realizzate con foto dell’epoca riportano, laddove siano state spedite (alcune nel 1915), i messaggi, gli auguri, i saluti inviati a corrispondenti di varie nazionalità… italiani, tedeschi, francesi, britannici.
Tutte, raffigurano luoghi simbolici della più grande villa storica romana: dalla palazzina dell’Algardi all’Arco dei 4 Venti, dalla Fontana del Giglio all’omonimo laghetto, dalla Fontana della Lumaca a quella di Cupido.
Dalle cartoline è possibile leggere dediche e saluti scritti con l’inchiostro di penne stilografiche o dei pennini, così come si faceva un tempo.
Da questa meravigliosa collezione nel 2018 ne è nata una mostra “Saluti da Villa Pamphilj” organizzata presso la Biblioteca Villino Corsini.
La mostra ha riscosso un grande successo: i visitatori hanno avuto la possibilità di ammirare un’inedita, unica, sublime bellezza di villa Doria Pamphilj, una meraviglia che spingeva viaggiatori ed estimatori di tutto il mondo a visitare un luogo considerato all’epoca, “fuori città”.
Oggi le cartoline sono parte dell’Associazione per Villa Pamphilj: si tratta di un vero e proprio Fondo, che appena possibile, ci piacerebbe donare alla Città, a condizione però che se ne riconosca la provenienza, ovvero Paolo Arca a cui ne dobbiamo non solo l’acquisto, ma anche la volontà, la pazienza, l’interesse mai sopito e la capacità per aver creato una collezione, unica nel suo genere.
Unica come la “Sua” Villa Doria Pamphilj.