10/06/2017
Fuoco di San Pancrazio.
Alla fine potrebbe rivelarsi più pericoloso di quello che è “intitolato” a Sant’Antonio!
Nell’area defilata dal muro perimetrale a ridosso dell’omonima basilica, terra di writers in erba (e con “l’erba” probabilmente) continua la pratica di accendere fuochi, tre nelle ultime settimane.
Non dovrebbero esser stati appiccati dagli sbandati di zona (mancano tracce di cibo, avanzi, residui di bivacco) quanto piuttosto dai ragazzini che si ritrovano appunto qui sotto: giochi con cerini/fiammiferi/accendini, sigarette e mozziconi abbandonati ancora incandescenti senza spegnerli del tutto, il terreno già molto secco a giugno, il tutto può rappresentare una miscela (che può divenire) incandescente.
Nei prossimi giorni depositeremo un esposto per chiedere, nei confronti di quest’area una maggiore attenzione: sono appena finite le scuole e l’inizio di nuove “bravate” galleggia ancora nelle fontane, colora di plastiche i prati, macchia gli alberi di farina e uova.
Meglio non diffondere anche il fuoco di San Pancrazio, che è un attimo ne finisca “contagiato” un bel tratto di villa!
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