30/12/2019
Fuoco, fuochino… fuocherello!
Considerando come in Città e a maggior ragione nelle aree “verdi” e storiche sia vietato accendere fuochi e come, sull’intero territorio nazionale, generalmente a metà maggio, venga emessa da ciascun Sindaco un’ulteriore Ordinanza in cui si vieta ogni azione che anche solo potenzialmente possa innescare incendi… beh, decisamente questo non sembra esser stato quanto, per anni, sia stato fatto osservare in questa zona di villa Doria Pamphilj.
Fiaccole a petrolio piantate ovunque intorno alla struttura, sul vialetto di accesso, addosso alle siepi, sotto gli alberi, tra gli allestimenti dell’area occupata posteriormente, a fianco di quelli nel “giardino” all’ingresso dove, tra gli avventori notammo anche l’allora sovrintendente capitolina per villa Pamphilj,mentre pranzava (beata tra le fiaccole) dopo aver parcheggiato la propria auto poco più in là.
Un ruolo esercitato in maniera davvero egregia ed attenta, come abbiamo avuto modo dio apprezzare (!) nei 25 e passa anni del suo incarico.
Poi le fiaccole di cera, disposte anche queste intorno alla struttura, ma di notte, quando la location destinata ai clienti riusciva a spingersi (si spinge?), tra stuoie, cuscini e tavolinetti, fino al Centro Anziani da una parte e a coprire ampi tratti di prato “pubblico” dalle altre.
Con le fiaccole più suggestive che si allungavano su viale Selma Lagerlof fino al cancello di via Vitellia n.102, così da condurre, in un’atmosfera magica ed irripetibile i convenuti al ristorante esclusivo… visto come tutti gli altri frequentatori fossero usciti all’ora prevista dal Regolamento Comunale.
Giusto il piccolo problema di ogni giorno successivo, con i “diversamente giovani” dell’attiguo Centro Anziani messi in pericolo dalle ampie colate di cera sparse sul mattonato.
E infine, le lanterne cinesi, un messaggio di amore e di romanticismo, fatto levare in volo di notte, durante feste e cerimonie.
Anche qui, ignorando completamente pericoli di innesco incendi, a maggior ragione vista le particolarissime caratteristiche di villa Pamphilj.
Ma tant’è… se di tutte queste violazioni non se ne sono mai accorti migliaia di frequentatori, per quale motivo se ne sarebbero dovuti accorgere gli agenti del XII Gruppo Polizia Roma Capitale, gli uomini del Dipartimento Ambiente, il personale della Sovrintendenza Capitolina (con la responsabile della villa impegnata a pranzare) oppure quelle Autorità municipali e oltre che qui, oltre a cenare, organizzavano anche la propria campagna elettorale?
E ci spiace di aver rotto l’idillio quando, probabilmente dopo le nostre segnalazioni e le denunce presentate presso la locale stazione Carabinieri qualcosa, in questo angolo stregato, sia infine cambiato:
Le fiaccole a petrolio sono sicuramente scomparse mentre per quanto riguarda il resto, oggi come oggi non sappiamo dirvi.
Anche perché, per ora, basta questo… il resto, con l’anno nuovo!
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