Il boss della Finanza a villa Pamphilj.


30/01/2016

Il boss della Finanza a villa Pamphilj.



Area del Bel Respiro, intorno alle 11.30 di oggi, un’Alfa Romeo 159 entra e parcheggia sotto il cartello di viale Selma Lagerlof: nessun contrassegno, nessuna autorizzazione… parte la ricerca del suo proprietario tra gli “abbonati” a tali violazioni.
Al Centro Anziani, al Punto Jogging e al Vivibistrot la domanda “scusate, è qui il proprietario dell’Alfa parcheggiata… eccetera eccetera” non riceva alcuna risposta… ma, giunti di fronte all’area giochi per bambini “Sì, mi dica, c’è qualche problema?”

Una trentina d’anni, atletico, ostenta un’assoluta sicurezza quando, all’obiezione sull’assenza di autorizzazioni ad accedere risponde “Lei chi è scusi, cosa desidera? Io sono qui con una PERSONALITA!”.
E cioè?
“Venga con me – continua mentre si stacca dagli scivoli e si dirige verso la vettura – io faccio parte della Guardia di Finanza” e mentre esibisce la placca in metallo del Ministero “e adesso lei mi favorisca i documenti!” aggiunge con fare minaccioso.
Ancora per impressionare (o per legittimare in qualche modo la presenza dell’Alfa parcheggiata) dal parasole fa scivolar fuori una classica paletta ministeriale e ribadisce “io sto facendo la scorta ad una persona!”.

Bene, i casi sono due: o la PERSONALITA’ scortata è un bimbo di 6 anni, oppure c’è qualcuno che per accompagnare il proprio figlio o nipotino a giocare a villa Pamphilj utilizza un’auto ed una scorta ricevute invece per ragioni di servizio.
La seconda che hai detto, ci sembra evidente!
Anzi, lo è a tutti i presenti e l’uomo di scorta, incalzato dalle contestazioni sull’esercizio di un privilegio e di una palese prepotenza perde terreno: se con la richiesta dei documenti voleva tacitare qualcuno, ha invece attirato intorno diverse persone, tutte decisamente contrariate dalla violazione smascherata.
A quel punto, riceve una telefonata: probabile sia proprio la PERSONALITA’ scortata che, defilata tra i frequentatori dell’area giochi gli suggerisce di non insistere, così, a quel punto, sale in macchina, mette in moto e imbocca viale Sigrid Undset (ultima foto) dove si ferma per qualche minuto.
La sconfitta è quasi totale, la fuga è ormai nell’aria: quando i cittadini cercano con gli occhi nell’area giochi chi possa essere il “boss”, qualcuno si avvicina e suggerisce “mi pare sia quel tizio, sceso prima…” insomma, alla fine appare evidente come non sia il caso farsi individuare.
L’Afa Romeo 159 esce da villa Pamphilj, gli animi si chetano… il “boss della Finanza” raggiungerà l’auto più tardi, fuori, senza dare troppo nell’occhio.

Perfetto… ma anche no.
Ed è per questo che, per la prima volta, non abbiamo oscurato la targa della vettura come facciamo normalmente: vogliamo che le persone sappiano, e vogliamo che, se esiste un Boss dei boss oppure un responsabile delle scorte, oppure un giornalista curioso sia fatta chiarezza sull’ennesima prepotenza.
Alle Leggi, alla villa, a noi cittadini!

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