28/05/2013
Il degrado evitabile
Da qualche anno, un’area di villa Pamphilj immediatamente a ridosso della via Olimpica/via Leone XIII è stata eletta a ritrovo domenicale di una numerosa comunità straniera. E divenuta così teatro di tante attività… alcune certamente compatibili, altre un po’ meno.
Giochi, musica, picnic… ma anche fuochi e barbecue, centinaia di bottiglie e lattine abbandonate, sporcizia, deiezioni umane, assorbenti ovunque, orari di uscita violati, danneggiamenti del Bene pubblico.
E ogni lunedì il personale del Servizio Giardini è impegnato per l’intera giornata a ripristinare pulizia e decoro in tutta l’area.
Ci domandiamo come mai l’Amministrazione e chi, per Legge vi è preposto, pure in presenza di molte denuncie, non intervenga a regolamentare, nel caso scoraggiare e sanzionare, i comportamenti non conformi.
L’Amministrazione soprattutto, che dovrebbe prender atto dei fenomeni connessi ad un tessuto sociale ormai multietnico, del desiderio e della legittima necessità di ritrovarsi, condividere, vivere… ricercando soluzioni che garantiscano i diritti di ciascuno: cittadino, frequentatore, straniero, dipendente del Comune, villa storica.
Nessun pregiudizio nei confronti di qualsiasi comunità straniera dunque, quanto piuttosto l’improcrastinabile necessità ad un miglior controllo e ad un allestimento adeguato dei luoghi.
Dal posizionamento di contenitori di rifiuti più capienti e visibili (serie di cassonetti sulla via Olimpica/via Leone XIII?) ad un opera di sensibilizzazione (coinvolgendo, nel caso, rappresentanti e consiglieri eletti con quel ruolo) sulle caratteristiche di villa Doria Pamphilj e sulle normative preposte al mantenimento del patrimonio storico ambientale e di pura bellezza che essa rappresenta.
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