24/12/2013
Il muro che prima o poi cadrà…
Si tratta del muro che circonda il giardino del Teatro dal lato della valle dei Daini, un muro già completamente crollato e rifatto molti anni fa.
Rifatto male, come tutto, a villa #Pamphilj: ci si è limitati a rimettere mattoni ed intonaco… appesantendo ulteriormente una struttura che, per il proprio peso e l’opera di escavazione delle acque non regimentate (soprattutto per questo motivo) sta crollando di nuovo.
E come anni fa, nell’indifferenza di coloro che dovrebbero averne cura (o che fecero e collaudarono quei lavori).
Neanche per amore, o rispetto, ma perché deputati e stipendiati a tale incarico.
E ci mancherebbe solo che questo muro (che divide viale del Maglio da via Bartolomeo Rozat, là dove c’è l’ingresso alla Palazzina Algardi, sede della #Presidenza del #Consiglio dei #Ministri) crollasse tra 6/7 mesi, durante il semestre in cui l’#Italia ricoprirà il ruolo di Presidenza del #Consiglio #Europeo.
Magari mentre c’è una riunione di capi di #Stato… provate a immaginare che bella figura per il nostro #Paese!
Guardate attentamente queste foto… il muro crollerà.
La nostra unica speranza è che, a villa Doria Pamphilj, non sia il primo: molto prima speriamo crolli il muro di gomma, bugie, favoritismi, affari, irresponsabilità, violenza, abbandono, insensibilità che grava, da anni, su questo “gioiello” abbandonato al suo destino e alla cattiva amministrazione.
L’Associazione per Villa Pamphilj, e molti cittadini, tra mille ostacoli e difficoltà, si sono impegnati perché ciò avvenga… e, chissà, riuscendo a demolire questo secondo muro, forse riusciremo a salvare, stavolta, quello nelle foto!
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