Il segno di Zètema… ed altri segni.


10/02/2016

Il segno di Zètema… ed altri segni.



Zètema, progetto cultura, recita il logo, ma la cultura che Zètema porta a villa Pamphilj, segnatamente alla Palazzina Corsini è una cultura di violazioni e danni: la maggior parte dei veicoli, come quello ritratto oggi non hanno alcuna autorizzazione all’accesso… a parte il solito cartello zona ZTL che con villa Pamphilj non c’entra un’H, tanto per rimanere tra consonanti!
L’autista (uno di quei poveretti mandati allo sbaraglio con le solite panzane):
> “No è che Zètema ha il furgone rotto e la signora mi ha detto di entrare ugualmente…”.
Scusi, ma non l’ha letto il cartello di divieto per i non autorizzati che c’è all’ingresso?
> “Ma io che posso fare… io devo lavorare!”.
E così i prati, le strade, la villa, piano piano vengono distrutti… e proprio da chi si accredita, in tutta la Città quale portatore di cultura e di lavoro.
Un’organizzazione potentissima, monopolista, fortemente discussa e al centro di polemiche ed anche scandali: il suo presidente è Albino Ruberti, figlio dell’ex ministro socialista Antonio Ruberti, a suo tempo candidato del Centro-Sinistra proprio qui, nel collegio Gianicolense-Monteverde.
Non solo, Ruberti è anche segretario di Civita, un’altrettanto potente organizzazione inserita anch’essa nella gestione di mostre, musei e Beni culturali.

Con tale potenza di fuoco alle spalle, “le signore” che, per Zètema, gestiscono le attività della palazzina Corsini e delle scuderie annesse, fanno assolutamente come pare a loro: non sono le sole, sia qui (dove gravitano anche Teatro Verde, Scuola Popolare di Musica Donna Olimpia, Associazione Amilcare Cipriani/Comitato Gianicolo ed altri) sia in altri angoli della villa dove l’ANFFAS e la sua succursale, il Casale dei Cedrati, Villa Vecchia, il Vivibistrot, il Centro Anziani “Bel Respiro”, il Punto Jogging, il Casale di Giovio, la Cascina Farsetti hanno tutti qualche progetto per villa Pamphilj oppure una “signora” o un “signore” che autorizza l’accesso, lo scarico, il parcheggio, determina l’apertura di nuove strade, la posa di ghiaia e di prati preconfezionati (che sostituiscono quelli precedenti e autoctoni), la piantumazione di essenze estranee, la perimetrazione di aree, lo scavo e l’allaccio di fogne, il posizionamento di monoliti in acciaio, l’apertura notturna oltre l’orario comunale…

Insomma un via-vai di attività, oltre che di veicoli, con un fiume di denaro che scorre esattamente in senso contrario: più sono quelle celebrate all’interno della villa, più sono i soldi che ne escono riversandosi nelle tasche degli organizzatori.
Chissà se tutto questo ha anche a che fare con quelle fidelizzazioni politiche in cui ci imbattiamo continuamente: alcune importanti figure di questo Municipio sono sempre in prima linea garantendo la propria partecipazione ed il patrocinio a ciascuna di queste attività, ma un paio di anni fa, proprio qui alla palazzina Corsini, si affacciò addirittura il Ministro dei Beni Culturali, Dario Franceschini.
Aspetta però… forse non lo avete saputo ma ieri, qui a villa Pamphilj, era presente anche il Ministro dell’Ambiente, Gianluca Galletti: facciamo così, domani, vi spieghiamo con chi, dove e perchè, chè la “Z” di Zètema con quei solchi di furgone è solo l’ultimo, in ordine di tempo, dei segni lasciati sul corpo della nostra villa!

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