18/04/2015
Il trucchetto del lucchetto…
… e non dite che non ve l’avevamo detto!
Bene, dopo aver giocato con le rime, vi spieghiamo qual’è la questione.
Vedete il lucchetto della prima foto?
Chiude la catena con la quale gli agenti del XII Gruppo Polizia Roma Capitale avevano sigillato il casale rosso, quella struttura ubicata tra il laghetto del Giglio e la grande pineta.
Peccato che QUESTO lucchetto, non sia quello che avevano messo loro.
Il lucchetto “comunale” è ritratto nella seconda foto, reciso ed abbandonato tra le sterpaglie.
Tecnica già illustrata su queste pagine e ben collaudata in diversi angoli della villa e della Città: gli abusivi rimuovono quanto utilizzato dall’Autorità e lo sostituiscono con un lucchetto simile, garantendosi l’accesso in strutture di cui solo loro hanno le chiavi.
I controlli?
Quali, scusate?
Non ci sono, e se qualcuno per caso passa di lì… a distanza sembra tutto uguale, da vicino, idem!
Cosa dite… perché noi dell’Associazione per Villa Pamphilj invece ce ne accorgiamo?
Probabilmente perché osserviamo con più attenzione… sicuramente con più amore.
E per chi ama… certi segnali, sul volto, sul prato, lungo il tronco, sul marmo, sulla ringhiera, tra i fiori o sulla superficie dell’acqua sono più che sufficienti per subodorare come ci sia qualcosa che non va.
Il lucchetto sembra lo stesso, la sala che si intravede al pian terreno è vuota e pulita, le finestre serrate… mmmhhh, però quello strano spiraglio, sul terrazzino… meglio arrampicarsi e dare un’occhiata.
Solo così, ci si rende conto di come al piano superiore ci siano nuovamente inquilini… e quel lucchetto infranto, tra le sterpaglie, racconti tutta un’altra storia.
La solita.