Inquilini della Famiglia Pamphilj?


25/03/2018

Inquilini della Famiglia Pamphilj?



No, anche se abitano/hanno abitato fino a ieri nell’edificio utilizzato inizialmente dai Pamphilj quale residenza nella propria tenuta fuori Porta San Pancrazio ché lo splendido Casino del Bel Respiro era destinato soprattutto a feste, cerimonie e rappresentanza.

Allora sono dipendenti del Comune di Roma che abitano qui perchèsvolgono un lavoro all’interno di villa Doria Pamphilj?
Mmmmhhh, no… è candidamente scappato detto ad uno dei due visti qui ieri, prima che si rendesse conto di come fosse meglio non dire più nulla!

Quindi… chi sono queste persone?
Evidentemente inquilini del Comune di Roma o di qualche suo dipartimento (Sovrintendenza Capitolina? Ci risulta Villa Vecchia, punto 12 sulla mappa allegata, sia sotto la sua responsabilità…) ma a che titolo, con quale forma di locazione o quale importo per la pigione, non sappiamo (per ora) dirlo.
Fatto sta che erano qui da diverso tempo (eppure non li abbiamo mai visti) prova ne siano alcune strane bollette rinvenute aperte sul prato (ne abbiamo parlato mesi fa) che indicavano un’utenza in via Aurelia Antica n. 183 00165 Roma RM intestata a Luciana Z… esattamente uno dei due cognomi riportati sulla cassetta postale verde fissata sul cancello di accesso all’appartamento.
Appartamento con ingresso indipendente rispetto al museo di Villa Vecchia (quello chiuso da 18 anni e per il quale paghiamo altre utenze, pulizie, l’affitto di statue e oggetti esposti che nessuno può vedere), cortile e sviluppo su almeno due piani.

Appartamento che gli inquilini sembravano abbandonare ieri in tutta furia, portando all’esterno materassi, scatoloni ed imballi… come mai?
Noi, una certa idea ce la siamo fatta, soprattutto perché all’inizio di questa settimana abbiamo incontrato due funzionarie del Dipartimento al Patrimonio di Roma Capitale inviate a villa Pamphilj per censire strutture, verificare presenze, rilevare utilizzi… accertandone poi, soprattutto, la rendita.

Pare che la Corte dei Conti (dunque l’Erario) sia piuttosto interessato a come il Comune di Roma (NON ) impieghi l’immenso patrimonio che possiede oppure come l’abbia continuamente messo a disposizione di privati, a prezzi irrisori quando esistenti.
A villa Pamphilj ce ne sono tanti esempi, in particolare per quei casali, ex-fienili, ex-legnare, cascine, casette, palazzine messe a disposizione o proposte a partire da 195 euro al mese fino a un massimo di 1.900 per quelle con una prospettiva di impiego commerciale ed un conseguente ricavo valutabile nell’ordine di un milione, un milione e mezzo di euro.

Interessante, non trovate?
E, attenzione, tutto questo sistema, lungi dall’essere completamente debellato, risulta interessante anche per nuovi, potenziali, occupanti: chissà, alla fine si presenterà magari qualche lontano o sedicente parente (dei Z…..I, dei N…..I, addirittura dei Pamphilj) a pretendere anche lui un appartamento, un casale-equo-canone… ma anche no… ché senza canone e con la benedizione del Comune è sempre stato meglio!
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