07/05/2015
La fine del bosso.
E non nel senso che la siepe di bosso si interrompe lì e ai nostri occhi si svela finalmente la Fontana del Giglio, bensì che il parassita che l’ha attaccata ne ha ormai decretato la completa distruzione.
Si chiama Piralide del bosso (cydalima perspectalis) e ad aprile abbiamo cominciato a vedere la siepe coprirsi di filamenti… poi questi bruchi di color verde-nero… all’improvviso, sparire il fogliame ed al suo posto rimanere solo rametti rinsecchiti e bruciati: il parassita si era mangiato tutto!
Interventi?
Nessuno… non è chiaro se per mancanza di fondi o perché, in un parco pubblico, certi trattamenti non si fanno.
Oppure non si fanno più, ché alcuni di noi ricordano perfettamente i camion del Servizio Giardini con una sorta di cannone vaporizzatore montato sopra mentre, anni fa, irroravano le piante della villa.
Certamente non con il DDT… e ancora certamente, senza che noi assistessimo ai continui cedimenti, crolli, morti di alberi e piante a cui abbiamo dovuto abituarci negli ultimi anni.
Senza contare che, al giorno d’oggi, ci sono tecniche a basso impatto assolutamente rispettose dell’ecosistema e della salute pubblica.
Ma i fondi per la villa non ci sono (per finanziare chi si prende i suoi casali o ristruttura i suoi ruderi invece sì) e, senza cure, per la siepe di bosso è la fine.
La fine del bosso, per ora: la fine del bosco (cioè di tutte le altre piante)… quando?
Ricordiamoci di parlare anche di questo all’assemblea di sabato prossimo..