La lenta fine del “percorso vita”


17/07/2019

La lenta fine del “percorso vita”



Un altro pezzo del vecchio “percorso vita”, la serie di attrezzi che per anni hanno aiutato centinaia di persone ad allenarsi a villa Pamphilj, se ne è andato. Si tratta della “stazione” composta da tre pali che sostengono una trave obliqua che si trova sul lato destro del campo da “polo”, vicino al viale dei lecci che porta al monumento dei Caduti Francesi.
L’attrezzo è riverso a terra, caduto probabilmente per via dell’usura e la scarsa manutenzione. Basterebbero infatti pochi a efficaci interventi periodici per evitare che il tempo e le infiltrazioni determinino la fine di questi attrezzi così importanti per tutti coloro che scelgono di svolgere l’attività sportiva “en plain air”.
Purtroppo è già accaduto altre volte ed accadrà ancora se il Comune di Roma non deciderà una strategia volta al loro mantenimento, che dovrebbe riguardare anche i giochi situati nelle aree dei bambini nonché tanti altri arredi come le stesse panchine. Per alcuni di questi la nostra Associazione ha provveduto con una sottoscrizione ad acquistare un paio di pali di legno, due sbarre per le trazioni e non ultimo le stecche delle panchine, che abbiamo sostituito giusto un paio di settimane fa.
I percorsi attrezzati, con le loro “stazioni” e le tabelle esplicative corredate da disegni che indicavano gli allenamenti da fare, sono stati per molti anni una importante realtà ginnica per i frequentatori di villa Pamphilj. Oramai ne sono rimasti davvero pochi e sono per lo più mezzi sgangherati.
Eppure ne occorrerebbero di nuovi, perché questa tipologia di strutture non solo sono poco invasive ed in armonia con l’ambiente circostante, ma favoriscono la socializzazione e l’aggregazione contribuendo a riqualificare aree spesso defilate e poco frequentate. Oramai ne sono rimasti davvero pochi e sono per lo più mezzi sgangherati.
Eppure ne occorrerebbero di nuovi, perché questa tipologia di strutture non solo sono poco invasive ed in armonia con l’ambiente circostante, ma favoriscono la socializzazione e l’aggregazione contribuendo a riqualificare aree spesso defilate e poco frequentate.
Proprio vicino ad uno di questi attrezzi, una sbarra per trazioni, tanti anni fa iniziarono a ritrovarsi un gruppo di ragazzi, uniti dalla passione per lo sport ma anche per la natura. Sono gli stessi che da allora portano avanti una battaglia per la difesa e la tutela di villa Doria Pamphilj.
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