09/06/2016
La mejo gioventù de Monteverde.
Ecco come appariva stamattina villa Pamphilj dopo i “simpatici” scontri dell’ultimo giorno di scuola: e dire che parte dell’immondizia è stata già rimossa dai giardinieri, altra era stata fatta raccattare direttamente ai ragazzini da una pattuglia di Carabinieri intervenuti ieri, nel pomeriggio!
Non c’è un angolo che sia stato risparmiato, in particolare le fontane storiche, le fontanelle, le panchine lungo i viali principali: cartoni di farina e di uova, palloncini, bottiglie, schiuma da barba, pistole ad acqua ormai rotte, buste ed altre plastiche… qualcosa è addirittura finito all’interno dell’area della Palazzina del Bel Respiro, costellando un antico mosaico, alla faccia delle telecamere e degli agenti che sorvegliano la sede istituzionale della Presidenza del Consiglio dei Ministri!
Per non parlare di chi si era già presentato con le bombolette di vernice spray lasciando il proprio ricordo a San Pancrazio e sui bagni mai aperti di via della Nocetta.
Com’è possibile, visto l’appuntamento fisso con tale esplosione d’idiozia, nessuno intervenga, dove sono le Autorità, la Sovrintendenza… i genitori?
Ecco, i genitori.
Quando i loro amati pargoli rientrano in casa, non si accorgono di come siano completamente impregnati da una sorta di pasta per ciambellone (acqua, farina, uova)?
Chi la manda la lavatrice… il pupo e/o la pupa?
No, è evidente.
Altrettanto evidente è come questi genitori se ne freghino di quanto avvenga “fuori” giustificando i propri figli in nome di un amore (?) improntato alla dismissione di ogni responsabilità.
D’altronde, non sono gli stessi genitori che accedono in macchina nella villa per recuperare tavolini&sedie e nonno&nonna, che organizzano eventi con camion, furgoni e gruppi elettrogeni sui prati e locandine abusive attaccate ad ogni ingresso, che lasciano il proprio cane azzanni un cigno, una volpe oppure una bella cacca sul prato, che abbandonano i rifiuti del picnic ammucchiati intorno ai cestini (tanto domani viene l’AMA che li porta via!), che si lamentano dei vigili e del magistrato che gli ha chiuso il locale dove finalmente potevano sorseggiare l’aperitivo nella loro villa di quartiere?
Vi assicuro che imbattersi in questi resti, stamattina, è stato davvero mortificante… come anche parlarne con i giardinieri (altro che AMA!) ridotti ormai a raccogliere la nostra immondizia tutti i giorni, o con alcuni agenti di Polizia o dei Carabinieri, ché quello che avviene in queste occasioni sta diventando ormai un problema di ordine pubblico.
Solo, alla fine, una piccola “consolazione”: una signora con il proprio cagnone al guinzaglio nei pressi di San Pancrazio che ci dice: “Ho una frutteria qui fuori, ed io e mio marito ci siamo rifiutati di vendere le uova a tutti quei ragazzini che, ieri, entravano a chiederle: ma si rendono conto che lanciarsi farina e uova e sprecare e devastare un posto così bello è un’offesa a tutti quelli che, meno fortunati di noi, non hanno nulla di tutto questo?”
Chi tira su “la mejo gioventù de Monteverde” così, ci riflettesse un attimo.
PS: e la Sovrintendenza? Adesso… arriva!