La sicurezza a villa Pamphilj: un concetto più ampio.


20/03/2014

La sicurezza a villa Pamphilj: un concetto più ampio.



Questa è una quercia… anzi l’ennesima quercia (non sappiamo se un “quercus robur” oppure un “quercus ilex”) schiantatasi a terra ieri mattina intorno alle 11,00.
Sotto i nostri occhi… meglio, immediatamente alle nostre spalle: abbiamo sentito una sorta di deflagrazione e ci siamo girati per assistere, a 20 metri di distanza, agli ultimi istanti di vita dell’albero.
Proprio su quel piccolo sentiero erano appena transitate anche un altro paio di persone, frequentatori assidui come noi: niente di strano, il Campo Polo è al centro della villa e al centro di una serie di attività… dal #calcio al #cricket, dall’allenamento con il TRX alla #ginnastica sdraiati sul prato o sulle panchine (quel che ne rimane, ché parliamo delle panchine di marmo), dalla corsa alla passeggiata, dallo scambio di #baci tra innamorati… alle feroci litigate… tra innamorati!

Gli alberi della villa continuano a cadere, querce, lecci,#pini… la bellissima pineta che dal Campo Polo degrada verso il Laghetto del Giglio è ormai una scacchiera… i monconi di pino secolare a far la parte delle caselle bianche, vuote.
E mentre gli alberi cadono… le persone, i #bambini, gli #anziani, le famiglie passano sotto… e non c’è bisogno tiri il vento, ché molti, molti alberi sono ammalati.
#Alberi secolari, testimonianza di vita e di un passato glorioso… alberi che hanno visto garibaldini e francesi, papalini e piemontesi, tedeschi e americani… #romani e cittadini del #Mondo.
Alberi che tra poco più di tre mesi, in occasione del semestre italiano di #Presidenza del #Consiglio d’#Europa, vedranno sfilare anche qui, i #potenti della #Terra.

Alberi che sarebbero stati sottoposti a controlli e potature appena un paio di anni fa… con tanto di cartelli appesi in giro per Roma: “potati 231 alberi!”… “potati 997 alberi”… “potati 2458 alberi!”.
Si vede che i “nostri” di villa #Pamphilj non se ne sono accorti… cioè, sì, ne sono stati tagliati molti (piantato di nuovo… nessuno!), ma forse, di controllati ce ne sono stati un po’ meno!
Come il grande pino che allungava la propria ombra sulla fontana del Giglio… un miracolo non abbia fatto, insieme a danni costosi (la fontana del ‘600) anche una mezza dozzina di morti… i “nostri” senatori, quel gruppo di 70/80enni che trascorrono lì le proprie giornate, ogni giorno.

Eccola dunque, un’altra “sicurezza” a villa Pamphilj… anche se forse, parliamo sempre della stessa: perché il problema della villa non sono solo gli #sbandati che la frequentano… quelli e questo (questi) schianto/i e tutto il resto sono in realtà l’effetto dell’abbandono, della rinuncia al lavoro, dell’abdicare al proprio dovere… di #Amministrazione, #Comune, #Municipio, #Autorità di controllo e sorveglianza.
Che lasciano degradare (e morire!) un #patrimonio, ogni giorno.
Una ricchezza fatta di #Storia, #monumenti, statue, spazi, piante, #Natura… persone.

Quelle persone che vorrebbero altro, farsi partecipi, difendere, contribuire… basterebbe poco.
Le serre: l’Amministrazione le sgomberi, le recuperi (in maniera trasparente… non come in passato) e gli restituisca dignità e scopo.
I giardinieri (quelli #italiani e romani erano tra i migliori del #Mondo)… i #cittadini, che in questo periodo di crisi vogliono recuperare capacità e sapere antico e solido, perso nel caos e nel consumo della Società moderna… in quelle serre, insieme, a imparare.
Poi chissà, nella villa, nella #Città… a farle fiorire di nuovo.
E a DIFENDERLE… come si deve!
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