La storia continua (to be continued)…


21/03/2015

La storia continua (to be continued)…



… e non c’è verso di vederla cambiare.
A partire dall’ennesimo furgone privo di #autorizzazione che, oggi, entrato da via Leone XIII ha raggiunto il Casale di Giovio.
– “Buongiorno… l’autorizzazione?”
– “A no, è che dobbiamo andare al Casale di Giovio… ce l’hanno lì!” (non era vero, ovviamente).
– “Veramente dovreste esporla sul furgone…”
– “Guardi, tanto adesso, noi veniamo a stare qui: dobbiamo recuperare delle cose, portare computer… ”
– “Voi chi… mi scusi?”
– “Noi dell’ARCI (Associazione Ricreativa e Culturale Italiana), la UISP (Unione Italiana Sport per tutti) e Legambiente… guardi, è davvero tutto a posto… le ripeto, c’è anche Legambiente!”

Dell’interesse di Legambiente ad acquisire una sede all’interno di villa #Pamphilj eravamo già edotti da più di un anno ed è per questo che, due #mesi fa, non ci ha affatto stupito la nascita del circolo Legambiente Monteverde… anzi!
Una caratterizzazione #politica nota a chiunque e il sostegno di #politici locali sempre in prima fila ad intercettare consensi e cavalcare situazioni, ci avevano già fatto avanzare riserve sull’effettiva motivazione del nuovo circolo: fino all’ultimo abbiamo sperato di esserci sbagliati… ma dalla vaghezza e l’approssimazione di quanto ascoltato quel 9 gennaio e dalle recenti attività (pur lodevoli) cavalcate da un #Assessore ben introdotto in zona… no, ci troviamo di fronte alla solita iniziativa strumentale e tesa ad intercettare politicamente il grande attivismo e sensibilità sociale presenti nel nostro #Municipio.
La UISP, che NON a caso, già gestisce per il XII Municipio il punto #jogging all’interno della villa è l’Ente di Promozione Sportiva legato negli anni a PCI, PDS, DS e attualmente PD.
L’ARCI… la stessa cosa e lo stesso percorso politico ma in campo ricreativo e culturale.

Siamo preoccupati?
Sì, lo siamo… ed eserciteremo uno stretto #controllo documentando eventuali abusi: già l’esordio di stamattina (“l’autorizzazione, sì, ce l’hanno al casale di Giovio” poi lì davanti, un altro “Ah… ma la sovrintendenza ha detto che non ce n’era bisogno, poi dobbiamo solo togliere dei sacchi con le foglie e l’erba.. e poi faremo didattica e cose belle”)… un canone irrisorio (poco più di 1000,00 #euro al mese, posto che le paghino e non se ne riducano l’importo come abbiamo scoperto fare ad altri che complessivamente devono al #Comune di #Roma quasi 9 milioni di euro in arretrati)… la prospettiva di un nuovo viavai di automezzi muniti o meno di autorizzazione… l’impatto di attività, gruppi elettrogeni, palchi, campi (la UISP ha già annunciato appuntamenti del “Trofeo giocavolley 2015” proprio qui al casale di Giovio) sono di per sé preoccupanti.
Ancora (pubblicheremo il bando la prossima settimana) la clausola che recita: “SAREBBE OPPORTUNA LA REALIZZAZIONE DI UN PUNTO RISTORO E VENDITA DI OGGETTISTICA A TEMA, COMPATIBILMENTE CON LA SUPERFICIE COPERTA A DISPOSIZIONE O, EVENTUALMENTE, NELLO SPAZIO ESTERNO, CON ADEGUATE SOLUZIONI DI ALLESTIMENTO, NEL RISPETTO DEI VINCOLI ESISTENTI. LO SPAZIO DEDICATO ALL’ALLESTIMNTO DI DETTI SERVIZI NON DEVE SUPERARE IL 20% DELLA SUPERFICIE INTERNA E IL 10% DELL’AREA ESTERNA”.
In conclusione, quasi un terzo dell’intera area (87 mq. + 137 mq. + 163 mq. + 434 mq.) cioè 160 mq. circa. destinati ad attività che, già in altre zone, l’Amministrazione ha dimostrato di non saper controllare.
Questo perché, già sperimentato e vissuto alla palazzina e scuderie Corsini come anche alla cascina Farsetti (ma anche in altre strutture, presto lo vedrete)… finora, a villa Pamphilj, le #associazioni che vantano sostegno politico hanno sempre fatto tutto quello che desideravano per sé… E NON IL BENE DELLA VILLA!

In allegato, oltre al documento del #bando che riporta l’assegnazione del Casale dI Giovio all’ATI UISP COMITATO DI ROMA in associazione con PLURIVERSO e LEGAMBIENTE (l’ARCI figura tra i partecipanti non vincitori), il #documento con cui la #Sovrintendenza capitolina autorizza nel 2014 finanziamenti e lavori (effettuati e di cui riportiamo alcune foto).
Ancora, alcune #foto degli interni del casale… ovviamente ben tenuto!
A nostro avviso sarebbe forse meglio coinvolgere realtà esterne innanzitutto nel recupero di quanto fatiscente… per poi affidarglielo, premiandone l’operato.
Fare diversamente solleva dubbi… e una caratterizzazione politica a far da sfondo, li rafforza… ahinoi!

Per ultimo, ma non ultimo, vi anticipiamo il bando per l’affidamento del casale dei Cedrati: qui, come vincitore , figura l’ATI COOP CULTURE in associazione con LINEA D’ARTE COOPERATIVA SOCIALE mentre, tra i partecipanti non vincitori, nuovamente la UISP COMITATO ROMA, PLURIVERSO e LEGAMBIENTE.
Strano.

Strano?

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