Le fake news di villa Doria Pamphilj.


13/12/2017

Le fake news di villa Doria Pamphilj.



Numerose, talune periodiche, alcune legate a questioni politiche e alle ininterrotte campagne elettorali, altre ad interessi e privilegi messi in discussione: mettendoci al passo con i tempi le indicheremo come “fake news” anche se a Roma si sono sempre chiamate in altro modo e banalmente, in italiano (no itagliano!)… bugie!
Apparse o riprese dai media (carta stampata e on line) e ancor di più, pane quotidiano dei social e del chiacchiericcio che accompagna, a villa Pamphilj, ogni intervento, ogni passeggiata… ogni manifestazione.
Ecco, iniziamo proprio da una di queste!

“LA MEZZA MARATONA CHRISTMAS RUN, QUEST’ANNO NON CI SARA”: questo è vero, ma sono capziose le motivazioni rilasciate sui motivi e completamente false le responsabilità attribuite.
Mesi fa, il Servizio Giardini del Comune di Roma ha rilasciato PARERE FAVOREVOLE alla manifestazione, escludendone semplicemente il transito all’interno del Giardino del Teatro, stante la sua importanza dal punto di vista storico/artistico/ambientale (e già qui, gli organizzatori avevano masticato male); anche la Sovrintendenza Capitolina “visti i pareri già espressi dai restanti dipartimenti coinvolti” ha rilasciato PARERE FAVOREVOLE alla realizzazione di gazebo nell’area del Bel Respiro (dove sono normalmente partenza&arrivo).
Dov’è l’intoppo allora… VISTO COME NEGLI ANNI SCORSI LA GARA SI SIA SVOLTA SEMPRE E SENZA TENERE AFFATTO CONTO DEL DEGRADO che l’Associazione per Villa Pamphilj denuncia ogni giorno (anche in seguito a questi stessi eventi, caratterizzati per anni da affissioni abusive, accessi di veicoli in numero eccessivo quando non privi di autorizzazioni, immondizia abbandonata e/o ammucchiata ovunque, come le bandelle ed i cartelli indicatori del percorso)? Semplice, sono intervenute le circolari del Capo della Polizia Franco Gabrielli (poi riprese dal Ministero dell’Interno) che, dopo quanto successo a Torino in occasione della proiezione in piazza San Carlo della finale di Champions League pongono in capo di Amministrazione e Organizzatori una serie di incombenze.
In particolar modo, questi ultimi devono predisporre un preciso “piano di evacuazione” (leggete attentamente il documento allegato) che, evidentemente in questo caso, gli organizzatori non vogliono/non sono in grado/ non si sentono di poter garantire: ribadiamo, curiosamente, ché i motivi citati sulla LORO lettera (non fate confusione, quella che mostrano su FB è degli organizzatori, NON del Comune) riguardano IL CANCELLO DI VIA VITELLIA 102, DA ANNI NELLE STESSE CONDIZIONI, LO SPOGLIATOIO (si accorgono ora che era fuori norma e privo di copertura assicurativa? E quando lo riempivano di casse dell’acqua, materiali e persone, invece andava bene?), I VIALI DA PERCORRERE, da più di 10 anni nelle attuali condizioni.
Insomma, non si corre per decisione degli organizzatori della Christmas Run (altri prima di loro hanno espletato quanto richiesto e celebrato il proprio evento podistico) e non per un diniego ricevuto o per ostacoli posti dal Comune di Roma.
Ma certo, per la campagna elettorale è l’ennesima “colpa” da addossare ad altri e cavalcare (i commenti sono una vera litania): una manovra partita per tempo, prova ne siano gli album polemici pubblicati precedentemente: se chi organizza tenesse a villa Pamphilj (e non solo alla PROPRIA gara) avrebbe potuto accorgersene e battersi già anni fa… ma, visti i patrocini che garantivano svolgimenti privi di problemi ed incombenze, perché affannarsi?

“CONTINUANO GLI ABBATTIMENTI DI ALBERI A VILLA PAMPHILJ”: vi rimandiamo all’album pubblicato sabato scorso (“Spiegone da Roma sulle potature a villa Pamphilj”> goo.gl/xvD3Ei): un vero e proprio massacro degli innocenti a leggere certi interventi… in realtà, una vera e propria balla, utilizzata nuovamente come arma politica e, da qualcuno, addirittura per una chiara promozione elettorale.

“ATTO VANDALICO NELLA NOTTE A VILLA PAMPHILJ: DISTRUTTA LA TARGA INTITOLATA AD ADA GOBETTI”: non è vero (inizialmente ci eravamo cascati anche noi, poi abbiamo verificato), la targa della toponomastica si è invece infranta a terra dopo il crollo del palo di sostegno, corroso alla base.
Il clima rovente per i fatti di Ostia, la recrudescenza di estremismi, il quotidiano attacco a tanti operatori dell’informazione ha creato il caso, ma sarebbe bastato telefonare al Servizio Giardini per ridimensionare quanto riportato: l’Associazione per Villa Pamphilj lo ha fatto… gli altri, finora, no.

“L’ODIO PER I CANI DI VILLA PAMPHILJ” e “LE CENTINAIA DI MULTE FATTE AI PADRONI”: di nuovo “fake news”, la prima riferita all’Associazione per Villa Pamphilj, la seconda al XII Gruppo Polizia Roma Capitale.
L’Associazione è l’UNICA che finora si è battuta nei modi, dei luoghi, nelle forme previste per la tutela degli spazi dedicati ai nostri amici a 4 zampe ma, certamente, non condividendo l’azione di chi, in violazione del Regolamento Comunale e delle Leggi, utilizza laghetti e fontane del 600 per fargli fare il bagno. Per questo motivo, alleghiamo gli esposti presentati all’Amministrazione, alla Sovrintendenza Capitolina, al XII Gruppo Polizia Roma Capitale ed alla stazione Carabinieri “Gianicolense”. Ancora, la comunicazione ricevuta dal comandante del XII Gruppo: un totale di 95 controlli, 11 multe, una comunicazione-notizia di reato all’Autorità Giudiziaria (la signora controllata si era lasciata andare in intemperanze un po’ troppo fuori delle righe).

“LE POLPETTE AVVELENATE A VILLA PAMPHILJ”: mai state, mai rinvenute, mai consegnate per analisi, mai forniti certificati di decesso per questa causa, mai presentate denunce alle Forze dell’ordine (basta verificare).
Un paio di anni fa (ma è una psicosi ciclica, in particolare all’inizio della bella stagione) è successo di tutto: allarmi, volantini, linciaggi mediatici, sindrome da accerchiamento (da parte degli “altri”), vittimismo, inviti a non venire a Roma dove, a macchia d’olio, partendo da villa Pamphilj, decine di (falsi) casi venivano citati ovunque.
Alla fine, un po’ per esperire un tentativo “placebo”, un po’ perché in procinto di esser sciolti e in cerca di visibilità e riscatto arrivarono gli agenti del Corpo Forestale dello Stato con i cani utilizzati nei parchi nazionali per contrastare chi semina esche velenose in chiave anti-lupi.
Manco a dirlo, nessun ritrovamento.. niente di niente, come sopra: solo chiacchiere, diffuse chissà, magari proprio da chi vuole spaventare e condizionare chi possiede e viene a villa con un amico a 4 zampe.

“RIAPRE IL CASALE DEI CEDRATI”: in seguito ad alcune sentenze del TAR, levata di scudi in favore dell’area sequestrata due anni fa per una serie di violazioni ed abusivismi e soprattutto, inviti a perseguire chi, secondo chi commentava, era stato artefice di quest’ingiustizia, segnatamente la Polizia Giudiziaria e l’Associazione per Villa Pamphilj.
In realtà:
– le sentenze del TAR non riguardano l’azione penale (ancora in corso con 13 indagati, tra cui anche un funzionario comunale) ma alcuni ripristini “quo ante” richiesti dalla Sovrintendenza e rigettati dal Tribunale;
– gli agenti di Polizia Giudiziaria NON hanno mai espresso valutazioni sulle performance artistiche svolte all’interno (non è certo di loro competenza) ma misurato e rilevato violazioni di natura strutturale;
– contrariamente a quanto fatto intendere dall’ex presidente del Municipio ai sostenitori dell’iniziativa Casale dei Cedrati raccolti all’interno del teatro Vascello, non c’è mai stato alcun esposto-denuncia inoltrati da una persona/un cittadino/un frequentatore della villa (“chi è di Monteverde sa perfettamente a chi mi riferisco”… sue testuali parole) come accertato successivamente dalla Commissione Trasparenza del XII Municipio: in quella sede l’ex presidente dichiarò di non aver elementi di alcun tipo per affermare quanto pronunciato visto come l’allora Comandante del XII Gruppo Polizia Roma Capitale, interpellato per avere informazioni, le avesse risposto: “Non le posso dire nulla, sono in corso le indagini e sono ovviamente coperte da segreto istruttorio”.
Le sue (precedenti) affermazioni innescarono comunque una spiacevole campagna di rancore e aggressione con scritte offensive, linciaggi verbali e conseguenti denunce presso la locale stazione dei Carabinieri e presso il XII Gruppo Polizia Roma Capitale nei confronti di chi ne era stato protagonista, questo a tutela di onorabilità e integrità personale di chi ne era stato fatto, invece, oggetto.

“E’ STATO STACCATO-RUBATO LO STRISCIONE-CARTELLO ISTITUZIONALE CHE INDICAVA IL TEATRO VILLA PAMPHILJ”: e via commenti farciti di allusioni, minacce, inviti a denunciare.
Salvo che chi organizza eventi teatrali, musicali e di altro genere nella Palazzina Corsini e sue pertinenze NON ha mai ricevuto autorizzazioni ad affiggere alcunché, men che meno al monumento denominato “Arco dei 4 Venti”.
Semplicemente, dopo segnalazioni su segnalazioni, la Polizia Roma Capitale aveva finalmente rilevato l’abuso (andato avanti impunemente per una decina d’anni), era intervenuta a smontare lo striscione e proceduto alle sanzioni del caso: chi le ha ricevute, si è guardato bene dal raccontare la storia per com’era andata realmente e, ancora oggi, sulla cancellata (in questo caso delle scuderie) trovano spazio bandiere, volantini e probabilmente un pannello che non ci dovrebbero affatto stare.

“NULLA CONFERMA LA POSSIBILITA’ DELLA PRATICA DELLA PROSTITUZIONE MASCHILE DIURNA ALL’INTERNO DEL PARCO”: probabilmente l’allora comandante del XII Gruppo Polizia Roma Capitale pensava di incrociare, sui viali, soggetti agghindati come Ugo Tognazzi e Michel Serrault ne “il Vizietto”.
La prostituzione maschile diurna (probabilmente anche notturna, d’estate) e quella femminile sono invece estremamente fiorenti… basterebbe solo contare i profilattici abbandonati sui prati, nei tagli di bosco, lungo i viali dove scivolano a causa del dilavamento prodotto dalle piogge.
Oppure intercettando i messaggi scambiati sul sito internazionale che gestisce e pubblicizza gli incontri a villa Doria Pamphilj: ma sono necessari volontà, capacità, attenzione… magari assumendo “informazioni da frequentatori della villa” che ne hanno di reali e non che ne spacciano o ne confezionano come meglio conviene ai loro interessi, privilegi, frequentazioni politiche ed economiche.

Perché altrimenti si è vittima (certe volte anche inconsapevole vettore) di “fake news”!

Vai al post FB>https://goo.gl/qym9ns

Leave A Reply