Le radici dei “nostri” eroi.


05/03/2016

Le radici dei “nostri” eroi.



Una si chiamava Carla Nicolao e, molti anni fa, è stata uno dei componenti più attivi di questa associazione, di cui fu anche membro del Direttivo: instancabile, presente in ogni battaglia ambientalista, combattè per villa Pamphilj ancor prima di noi, schierandosi in difesa della sua destinazione pubblica già negli anni ’60, quando si rischiò una parte passasse all’Ambasciata di Belgio.
Nuovamente in prima linea all’inizio degli anni ’90, raccoglieva con centinaia di altri cittadini le 30.000 firme che impedirono a Bettino Craxi di “eleggere” il luogo più bello della villa (il Casino Algardi) a residenza del Presidente del Consiglio: fu in quell’occasione che mi presentò Annamaria Procacci, allora Senatrice e poi Deputata ambientalista… monteverdina e paladina di villa Pamphilj.

Ecco, Annamaria: ieri, 4 marzo 2016, era qui come “semplice” figlia di Pietro e Giuditta, come amica di Carla (e di Leandro suo marito); poi c’erano appunto Leandro e le sorelle di Carla e, con loro, parenti ed amici di Santino, di Sergio, di Massimiliano… tutti ambientalisti coraggiosi!
Ne traccia il profilo oggi, sul quotidiano la Repubblica, Margherita D’Amico… e me ne ha parlato direttamente Annamaria, ieri ed oggi al telefono, la voce segnata dall’emozione: ” E’ da tanto che volevo farlo, poi un’amica si è aggiunta, poi gli altri, poi Leandro… abbiamo parlato con il Servizio Giardini ed insieme a loro individuato le essenze più adatte: questa è zona di pruni (poco più in là stanno per fiorire i ciliegi dell’Imperatore del Giappone… ricordate, ve ne abbiamo raccontata la storia) così ci hanno consigliato di acquistare ciliegi o meli. Abbiamo optato per questi ultimi e ne abbiamo presi 5 affiancandoli a due sorbi, uno in ricordo dei miei genitori ed uno per Massimiliano Rocco, generoso ecoguerriero del WWF, tradito dal cuore a soli 46 anni, in Camerun, dove si era recato per contrastare il contrabbando di legname.
Sono stati messi a dimora nella parte ovest della villa, in quei bei prati delimitati un tempo da siepi di rose, a ridosso di viale Clara Wieck Shumann, viale Barbara Allason, viale Simone De Beauvoir durante una cerimonia commossa ed intima”.

Cosa c’è di più bello?
Erano sei uomini e donne che vivevano nel nostro ricordo: da ieri, anche sette alberi, nelle cui radici e chiome e frutti e ombra e bellezza vivranno per sempre!
A villa Pamphilj… ed io ripeto: cosa c’è di più bello?

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