Le scale… c’è chi scende e c’è chi sale.


01/09/2014

Le scale… c’è chi scende e c’è chi sale.



Ci avevate mai fatto caso?
Qualche anno fa, una frana tagliò in due il normale percorso che, dal’arco dei Quattro Venti conduce alla palazzina Corsini.
Per ovviare a questo “piccolo” inconveniente, al posto di risanare la #zona, si pensò bene di recintare il terreno franato e, successivamente di realizzare una scala di legno che dalla piccola #pineta consentisse di raggiungere la palazzina.

Ora: nel corso degli #anni, questa scala è diventato un vero e proprio trabiccolo, pericolante a tal punto che la maggior parte delle persone preferiva evitarla e transitare direttamente sul prato scosceso.
Poi improvvisamente, questa #estate, una nuova scala si è materializzata a fianco di quella già esistente… un duplicato finalmente praticabile e al riparo da possibili rischi.
Che bello… finalmente qualcuno sembrava aver capito come non si potesse più andare avanti così, rischiando caviglie, femori e tutto il “resto” del fratturabile!
Poi, così come era apparsa, la nuova scala è svanita all’ improvviso, lasciando il “trabiccolo” solo e nuovamente unica risorsa per coloro che transitano di lì.
Com’è possibile, chi poteva averla mai posizionata per poi, dopo neanche un #mese, togliercela?
Che cattiveria, che sciatteria… oppure si è trattato del solito #vandalo, dello scherzo di un buontempone, della vendetta di un falegname impazzito… insomma, chi può aver osato tanto?

Nessun mistero: semplicemente, la nuova scala, era stata posizionata dagli organizzatori dei #concerti che da anni si tengono di fronte alla palazzina Corsini.
Così, invece di lasciare qualcosa di utile in regalo alla villa (i cui spazi vengono occupati e consumati, basta osservare le condizioni di quest’#area), finita la #musica, finita la scala!
Evidentemente l’incolumità delle #persone è importante solo quando rappresentano un pubblico pagante, e non quando sono “semplici” #cittadini.
Stupisce (!) l’atteggiamento dell’#Amministrazione capitolina: per l’ennesima volta, ha perso l’occasione di ottenere e mantenere un servizio per coloro che, durante i restanti undici mesi dell’anno, qui rischiano l’osso del collo.

Quanto rileviamo ogni giorno ci induce a pensare che, sulle scale di villa #Pamphilj, “qualcuno” continui sicuramente a scendere (e a scivolare)… e ci chiediamo: riuscirà mai a risalirle?
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