“Let it be”… è solo un via vai di macchine!


09/07/2015

“Let it be”… è solo un via vai di macchine!



“Let it be” (che in italiano vuol dire lascia che sia, come sia, insomma lascia perdere) è una bella canzone dei Beatles che è stata suonata ieri sera a villa Pamphilj in occasione della manifestazione “I Concerti nel Parco”.

Concerto che ieri, come del resto nei giorni precedenti, oltre alla presenza degli artisti, ha visto anche quella delle autovetture. Avranno l’autorizzazione direte voi… uhmmm e mica tanto. Se qualcuno ce l’ha , altre no e comunque, ricordiamo che il permesso di transito è consentito al limite lungo i viali … avete presente quelle strade bianche che hanno una targa con un nome? Ecco quelli. E comunque in realtà l’autorizzazione in oggetto è per le aree asfaltate, mentre invece anche ieri si è assistito allo “show” di auto che passano tranquillamente sui prati e di altre che ci parcheggiano sopra.
E quindi? “Ci servono per portare gli artisti, i cantanti, gli attori … insomma Let it be”!

Però a farne le spese è soprattutto il piccolo sentiero adiacente la pinetina: qui tempo fa per segnalarne la presenza sono stati piantati dei lampioni (sempre per motivi utili alle attività svolte nella Palazzina Corsini) e spesso e volentieri gli oramai assidui frequentatori motorizzati lo scelgono ”perché così si taglia “. Negli anni purtroppo il tracciato ne ha risentito moltissimo, trasformandosi così tanto da diventare una stradina polverosa, priva dell’erba e piena di piccole buche.
E quindi? “Abbiamo i permessi, dovevamo scaricare alcune cose… insomma Let it be”!

Ma anche l’area adiacente il palco è stata più volte violata: per comodità sia durante le prove, sia dopo il concerti, si è potuto assistere ad una sfilata di auto e furgoncini che con noncuranza ci parcheggiano sopra.
E quindi? “Dovevamo fare il soundcheck… insomma Let it be”!

E nei prossimi giorni si farà altrettanto, ne siamo sicuri. Ci dispiace vedere questo pressapochismo, questa noncuranza generale… questo spazio diventato solo un polverone tanto che c’è da vergognarsi a chiamarlo ancora prato.
E quindi? “Suvvia, per un po’ di macchine…in fondo, si sta facendo cultura… insomma Let it be”!

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