Metti la bandella, non togli la bandella, tagli la bandella.


01/03/2019

Metti la bandella, non togli la bandella, tagli la bandella.



Questo è il riassunto di cinque giorni di chiusura per “messa in sicurezza”… un provvedimento, per quanto riguarda villa Pamphilj, dalla durata sovradimensionata e inutile a fronte dei limitatissimi danni patiti e degli interventi effettuati.
Senza contare la tiritera di ieri pomeriggio, con la rincorsa all’apertura dei cancelli per un’ora/un’ora e mezza (se si rispettasse il Regolamento Comunale), visto come alle 16,30 l’Amministrazione non si fosse resa ancora conto di aver disposto sull’Ordinanza una riapertura “con effetto immediato”.

Insomma, cosa ha comportato la “messa in sicurezza” in questi 5 giorni, della parte EST della villa (domani quella OVEST)?
FRECCE GIALLE > è stata posizionata della bandella gialla per segnalare, all’interno di due aree a ridosso di San Pancrazio, la presenza di DUE grossi rami di pino pendenti. I due rami (totali) sono ancora lì, perché il locale Servizio Giardini non è competente per tagli di alto fusto;
FRECCE ROSSE > sono stati tagliati e rimossi DUE grossi rami di leccio, caduti uno all’interno del Giardino del Teatro a ridosso della cappella Pamphilj e il secondo sulla curva degli ippocastani su viale del Casino Algardi.
Per il resto sono stati raccolti rami e rametti caduti su alcuni viali, in particolare dove sono presenti olmi e un platano (su largo casale di Vigna Vecchia).
FINE dell’intervento di “messa in sicurezza”, con qualche ramo di media grandezza qui e là ancora da rimuovere.

Martedì mattina, una fonte più che qualificata ci aveva già rivelato come all’interno della villa non si fossero verificati particolari danni né esistessero situazioni di pericolo per i frequentatori.
Quadro prospettatoci anche ieri quando, con la villa sempre chiusa, altra fonte qualificata ci spiegava come i giardinieri fossero occupati nell’ordinaria manutenzione (il taglio dei prati, di qualche pollone e la rimozione della siepe di bosso intorno alla Fontana del Giglio) e che la condizione di generale sicurezza fosse stata già (probabilmente da almeno due giorni) comunicata agli Uffici competenti.
Alla fine, tutto molto sconfortante, soprattutto per quanto dovuto in termini di comunicazione e trasparenza a coloro che si amministrano.

Riaperta infine la villa, sono rimasti però legati sugli ingressi tanti bei pezzi di bandella gialla, marcata Polizia Locale, ieri pomeriggio addirittura svolazzanti con “la fu” ordinanza di chiusura attaccata.
Stamattina erano ovunque e dove mancano li hanno rimossi cittadini e membri dell’associazione, così vorremmo tanto capire a chi dobbiamo questo atteggiamento: forse chi deve aprire&chiudere la villa con un rimborso spese di 68.000 euro annui è rimasto contrariato dall’esser stato richiamato in servizio all’improvviso, nel tardo pomeriggio di ieri?
Mistero e… sciatteria!

Mentre… chi è che “taglia la bandella”?
San Pancrazio, la bandella gialla posizionata dalla Polizia Locale viene riannodata dalla paziente responsabile della Biblioteca: un furgone, diretto invece al Teatro (occupa la parte sottostante) è passato sul viale nato dal continuo e irresponsabile transito di mezzi a motore ed ha poi parcheggiato in una sorta di rimessa ricavata a ridosso della palazzina Corsini.
Evidentemente, al suo autista non è passato neanche per l’anticamera del cervello la bandella fosse lì per motivi di sicurezza così, vista la preoccupazione di chi gestisce la biblioteca, le abbiamo suggerito di recarsi dai Carabinieri per un esposto.
Lì, dove c’è uno dei due unici luoghi da tenere davvero “in sicurezza” c’è infatti chi rischia, per l’idiozia altrui, di prendersi un ramo di pino in testa.
NB: sull’autorizzazione del furgone parcheggiato abbiamo evidenziato le parole “nelle aree asfaltate” ovvero gli unici tratti della villa dove questo veicolo dovrebbe transitare e sostare.

Per concludere questa ennesima spiacevole pagina di bandelle e chiusure: villa Doria Pamphilj, oggetto di svariati interventi nell’anno trascorso e sede di uno sparuto ma, attivo, gruppo di giardinieri (supportati in certi periodi da manutentori civici e detenuti del progetto “io mi riscatto per Roma”) poteva esser tranquillamente aperta all’inizio della settimana.
Ancora, la sicurezza da garantire andava invece anticipata con un’Ordinanza firmata venerdì e con le chiusure di ville e cimiteri sabato, quando già si era consapevoli dell’arrivo di forti venti. A seguire le necessarie verifiche, le eventuali rimozioni e la restituzione del Bene pubblico ai fruitori, senza trattarli da sciocchi o da sudditi di un’Amministrazione pasticciona, lenta, addirittura diffidente nei confronti dei propri dipendenti o di coloro che, al suo pari, talvolta in sua vece, si battono per la sicurezza e contro il degrado.

Anche perché, è bastato farsi un attento giro oggi per capire come, almeno a villa Pamphilj, fossero andate realmente le cose!
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Leggi e guarda anche:
“E all’improvviso… la riapertura di Villa Pamphilj!”https://goo.gl/L19ehT
“Pubblicata l’Ordinanza di apertura di Villa Doria Pamphilj”>https://goo.gl/Wmb5h5
“Diaco: “Oggi verrà firmata l’Ordinanza”> https://goo.gl/kDkmUK

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