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23/12/2015

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Il colore delle cave di tufo di cui era costellata, quel verde-giallognolo a cui deve ambedue i suoi nomi, l’attuale Monteverde ed il molto più antico Monte d’oro.
E già che ci siamo: grazie all’Ufficio Comunale della Toponomastica sappiamo che, fino al 1924, Monteverde si scriveva Monte Verde… staccato, insomma.

Stiamo divagando, scusate!
La (buona) notizia è che ieri, probabilmente dietro segnalazione del Gruppo RetakeRoma MonteverdeVecchio ai PICS (Pronto Intervento Centro Storico) il muro imbrattato due giorni fa ha ripreso il suo aspetto precedente (anche se con la stessa lunga fascia di colore: ahinoi, c’erano state scritte e ripuliture già in precedenza!).
Ci auguriamo gli operatori abbiano notato anche quella realizzata alcune decine di metri più avanti, nella rientranza su cui si apre l’accesso sotterraneo alla cabina idrica dell’ACEA.
Tranquilli, domani controlliamo, anche perchè qui, tra scritte politiche, graffiti senza senso, volantini, manifesti, adesivi, affittasi&vendesi il reale colore di Monteverde comincia ad essere solo un pallido ricordo.
Ecco, diamo un mano… di vernice ed una mano a rimuovere tutte queste brutture: riscopriamo chi eravamo e chi siamo stati, riappropriamoci della bellezza di un quartiere e della sua Città!

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