22/11/2017
Oggi, ladri di arance amare nel Giardino del Teatro!
“Oggi, ladri di arance amare nel Giardino del Teatr!”… sì, è così: questa mattina un gruppo di persone ben organizzate con rastrelli, bastoni e sacche dell’KEA si sono impossessati di tutte le arance già mature sugli alberi che abbelliscono il cuore stesso di villa Doria Pamphilj.
Rom, sbandati, abusivi, bisognosi… nulla di tutto questo bensì distinte e (auto)referenziate professoresse accompagnate da compìti studenti universitari.
Distinte, ma anche bugiarde e arroganti, tanto che è stato necessario richiedere l’intervento di una pattuglia di Carabinieri per identificarle e redigere un verbale.
Riepilogando quanto avvenuto: questa mattina, diverse persone ci avvertivano di un gruppo di ragazzi intenti a spogliare gli alberi di arance amare all’interno del Giardino del Teatro, segnatamente quelli che lo abbelliscono in un filare (certo un po’ troppo trascurato) lungo il muro del Casino del Bel Respiro, sede istituzionale della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
Le segnalazioni ci conducevano verso l’ingresso di via San Pancrazio n.10… e già sul viale “Signora, ci scusi, ha per caso visto un gruppo di ragazzi con sacche e bastoni?” Risposta della signora con carrozzina e probabile nonna al seguito: “Perché?”
Noi: “Si sono impossessati delle arance… eccetera eccetera”; sua risposta: “No, non ho visto nessuno”.
Al parcheggio intercettavamo invece una Citroen con bagagliaio aperto, attrezzi professionali da giardinaggio, numerosi sacchi pieni di arance all’interno, una seconda signora e quattro ragazzi che conversavano.
La nostra richiesta sull’appartenenza dell’auto e su quanto ci era stato segnalato come anche delle autorizzazioni a spogliare piante che rappresentano peraltro un elemento decorativo della più importante villa storica della Città li ha colti un po’ in contropiede.
“Ma io sono una professoressa di (boh?), avevo parlato con una persona durante la giunta Marino, noi preleviamo dalle piante i frutti…” ci scusi, ma l’autorizzazione ce l’ha? No… perfetto, allora facciamo così, chiamiamo i Carabinieri e chiediamo a loro!
Detto fatto, siamo stati fortunati e la stazione dei Carabinieri “Gianicolense” ci ha comunicato che una pattuglia sarebbe intervenuta immediatamente sul posto.
Ah… ricordate la signora con carrozzina + nonna di cui sopra?
Ebbene, faceva parte del medesimo gruppo, ha parlato con l’altra ed invitato gli studenti ad allontanarsi con lei su una seconda vettura.
“Signora, cortesemente, non potete andarvene (cosa che voleva fare anche l’altra) stanno arrivando i Carabinieri!”
Sprezzante, disinvolta (abbiamo visto prima, anche bugiarda) ha invece caricato carrozzina, nonna, due studentesse e imboccato il vialetto per “filarsela alla chetichella”: peccato per lei che, in quell’istante, in senso opposto, giungesse la macchina dei Carabinieri i quali, allertati, la fermavano procedendo all’identificazione degli occupanti (e sentendosi anche rispondere in maniera polemica, tanto da dover sottolineare come il tutto fosse una cosa seria).
Venivano identificanti poi tutti gli altri (abbiamo scoperto successivamente che gli studenti erano molti di più ma evidentemente, si erano già allontanati) a cui gli agenti chiedevano anche titoli, autorizzazioni e descrizione di quanto compiuto, visionando anche il contenuto dell’auto (borse, arance e il resto).
Gli agenti ci hanno poi autorizzato ad allontanarci, e noi siamo rientrati in villa.
Come andrà a finire?
Le arance amare certo non possono essere attaccate nuovamente agli alberi ma ci auguriamo che una qualche sanzione venga applicata ai responsabili dell’ennesimo sfregio a Natura, Storia e Cultura… a villa Doria Pamphilj, insomma, tenendo presente l’aggravante per chi, figura di riferimento per i propri studenti, si presta a figure da irresponsabile, arrogante, mistificatore… in questo caso anche ladro.
Anche se di “sole” arance amare… ché quanto compiuto configura comunque proprio quello!
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