Paperopoli? No villa Pamphilj…


21/04/2014

Paperopoli? No villa Pamphilj…



Chiacchieroni e sempre affamatissimi, hanno fatto la loro comparsa circa un mesetto fa. Lì per lì hanno portato un po’ di scompiglio, con la loro chiassosa presenza, poi piano piano sono entrati a far parte anche loro della piccola comunità di pennuti stanziata nelle placide acque del laghetto di villa #Pamphiljl.

Parliamo di tre piccole anatre che pur non sapendo se sono dei #maschi o delle #femmine, abbiamo ribattezzato “Qui, Quo e Qua” in omaggio ai simpatici protagonisti di tante avventure dei #fumetti #Disney. Sono stati abbandonati da qualcuno che, come spesso accade, non è stato più in grado di gestire dei pulcini che con il passare del tempo si sono trasformati in “paperini” più che grandicelli.
Certo il laghetto della villa può essere per “Qui, Quo e Qua” una nuova bella #casa, ma non dimentichiamoci che possono anche andare incontro a qualche rischio. Villa Pamphilj infatti non è priva di pericoli e loro tre, giovani ed inesperti e non abituati alla vita “selvaggia”, potrebbero avere qualche brutta sorpresa, soprattutto da parte della #volpi, le cui tane sono poste proprio vicino al laghetto. In passato le volpi della villa hanno già mietuto qualche vittima, ma d’altra parte seguono semplicemente la loro #natura ed il proprio instinto.

I tre “paperini” sono inoltre molto socievoli soprattutto nei confronti degli esseri #umani. Vanno loro incontro alla ricerca di cibo e anche nella speranza di poter ritrovare la loro “#mamma”, ovvero quella persona che li ha tenuti fin da #piccoli, diventando di fatto loro #genitore. Hanno avuto forse un vero e proprio “imprinting”, ovvero la forma di apprendimento ed attaccamento di tipo filiare che alcuni piccoli hanno nei confronti di chi elargisce loro, anche se appartenenti ad una specie diversa, cure ed affetto fin dalla nascita. Lo stesso Konrad Lorenz, il grande etologo e pioniere dell’ambientalismo, ebbe diversi “figli” pennuti. Tra questi c’era Martina, l’oca selvatica che si legò così tanto a lui da ignorare altre potenziali madri adottive.

Si può notare questo comportamento anche da parte di un’altra recente ospite del laghetto, un’Oca adulta, “Guendalina”, chiamata così in omaggio ad un personaggio del film “Gli Aristogatti” ed abbandonata un paio di mesi fa. Capita spesso di vederla starnazzare a gran voce e poi avvicinarsi velocemente verso le #persone che si fermano a guardarla. E’ quello il momento in cui gli occhi di Guendalina scrutano i suoi interlocutori con maggiore insistenza… chissà forse spera di rincontrare la “mamma”! La sua ansia si placa solo quando è sicura di ricevere almeno un po’ di pappa dalle mani generose di qualche frequentatore della villa.

Certo che sono belli da vedere “Qui, Quo, Qua” e “Guendalina”, sono la gioia soprattutto dei #bambini che forse per la prima volta hanno l’occasione di interagire con questi animali così poco “cittadini”. Per adesso questi bianchi pennuti sono fortunati, perché alcune brave persone gli portano sempre della fresca insalatina o del #pane secco, altri animali invece sono spariti in un paio di #giorni, inghiottiti nel nulla, vittime di predatori naturali, come le volpi, o di mascalzoni immorali, gli umani … è già accaduto con un paio di cigni e con le loro #uova, ricordate?

A parte le oche e le anatre, la cui presenza è del tutto inoffensiva, ricordiamo che tra le specie abbandonate in villa ce ne sono altre che hanno letteralmente invaso il #territorio: parliamo delle #tartarughe dalle orecchie rosse (Trachemys Scripta elegans) e dei pappagalli verdi (Psittacula krameri), le prime diventate regine incontrastate del laghetto i secondi i nuovi proprietari degli #alberi della villa. Le tartarughe rappresentano tutt’ora un pericolo per alcuni anfibi e per i piccoli di alcune specie, mentre i pappagalli hanno creato una colonia in continua espansione, ai danni degli #uccelli autoctoni con i quali competono per i nidi.

Quindi cari proprietari di oche, anatre, tartarughe, pappagalli e quant’altro: pensateci bene prima di abbandonare un animale: primo perché è un #reato (articolo 727 codice penale> http://tiny.cc/yxf8ix) secondo perché è un atto di alta vigliaccheria, e terzo ma non ultimo, anche se scegliete di lasciarli in un luogo bello ed invitante come il laghetto di villa Pamphilj, ricordatevi che le conseguenze possono essere tante, belle o brutte, e che soprattutto possono coinvolgere in modo irreversibile sia gli animali che lasciate, sia gli altri, gli abitanti naturali della villa, i quali spesso non sono del tutto immuni ai nuovi arrivati.
Vai al post FB>shorturl.at/dhmA7

Leggi (e guarda) anche:
“Qui, Quo e Qua a villa Pamphilj” > http://tiny.cc/a0icjx
“Guendalina Bla bla – Gli Aristogatti”> http://tiny.cc/qlecjx
“E l’uovo, oggi, non c’è già più. Ed è il secondo…”>http://tiny.cc/8ya1ex
“La Danza dei cigni di villa Pamphilj”>http://tiny.cc/exa1ex
“Va bene, se promettete di difenderci… noi ci riproviamo!”>http://tiny.cc/ub0iex
“Giulietta mentre cova il suo uovo”>http://tiny.cc/pf0iex
“Cigni: qualcuno sottrae le uova dal nido?”>http://tiny.cc/l9ziex
“Esposto ai CC sulla nassa da pesca ritrovata nel laghetto del Giglio”>http://tiny.cc/hu0iex
“Poldo l’oca di villa Pamphilj”>http://tiny.cc/6zyajx

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