13/12/2023
Povere verde romano…
Sono davvero preoccupanti i dati emersi dal rapporto Acos (Agenzia per il controllo e la qualità dei servizi pubblici e locali di Roma Capitale) sulla qualità del servizio affidato alla società Zètema fino alla fine di dicembre 2023, presentato nei giorni scorsi a Roma
Secondo il rapporto, la manutenzione del verde verticale è completamente assente nel 48 per cento delle aree monumentali e archeologiche di Roma, ed è parziale nel 33 per cento dei siti.
Quello orizzontale anche peggio con il 66 per cento non pulito e sfalciato, i restati 17 percento solo in parte e 17 per cento completamente puliti e sfalciati.
L’Agenzia, lo scorso luglio ha svolto un monitoraggio sulla qualità erogata dalla società Zètema progetto cultura riguardo la manutenzione, pulizia del verde delle aree monumentali e archeologiche sul territorio di Roma Capitale.
Anche se lo studio era incentrato sul verde pubblico, la particolare tipologia dei luoghi monitorati ha coinvolto e anche il controllo della qualità dei manufatti artistici e storici, che di fatto da quel verde sono circondati o comunque collegati.
Sono stati analizzati lo stato della segnaletica, della recinzione, la fruizione visiva del sito, la crescita di piante sui manufatti, lo stato delle superfici pavimentate, del verde orizzontale e verticale, la presenza di rifiuti solidi vegetali o di altra natura e lo stato complessivo dei luoghi.
Riguardo la segnaletica ad esempio (nota dolente ad esempio proprio a Villa Pamphilj) il 47% non presenta una segnaletica identificativa, mentre le erbacce e le piante infestanti sulle superfici dei manufatti è presente interamente nel 33% e parzialmente nel 44% nei casi monitorati (…. basta guardare la povera Fontana del Giglio).
Sulla manutenzione del verde nelle ville storiche i dati sono davvero poco confortanti: nelle ville e nei parchi storici presi in considerazione, tra cui Villa Pamphilj, Villa Torlonia e Villa Borghese, in sei di questi il verde verticale non è manutenuto, mentre in nove è solo parzialmente curato. Sempre nelle ville e nei parchi storici l’incuria è totale su 11 dei 22 punti analizzati, parziale in 3, sufficiente in 6.
Nello specifico ad esempio a Villa Pamphilj (ricordiamo dati raccolti lo scorso luglio) l’area verde delle Serre Monumentali “è incolta con erba alta, piante infestanti e alberi non sfalciati”. Alcuni edifici delle Serre “sono pericolanti e in pessimo stato di conservazione”. Nella Ex Segheria “l’area verde è piena di piante infestanti l’edificio in stato di abbandono”. Ancora, l’Arco Dei Quattro Venti XII “la segnaletica è assente, edificio presenta segni di degrado”.
La Cascina Floridi, la “Segnaletica e cartelli esplicativi assenti, area verde circostante non curata con erbe infestanti ed è chiuso al pubblico”.
Il calo degli interventi, come abbiamo scritto più volte anche su questa pagina è dovuto anche alla carenza oramai cronica dell’personale del Servizio Giardini.
Un tempo esempio ed eccellenza anche a livello europeo, ora è quasi del tutto smantellato, con una diminuzione drastica dell’organico.
Negli ultimi anni si è fatto ricorso agli appalti esterni, utilizzando spesso ditte nemmeno romane, con scarsa conoscenza del territorio.
E’ inutile dire che tutte queste cose noi le vediamo ogni giorno…. e non vorremmo osservarle più.
Qui il Monitoraggio: https://shorturl.at/qAFH2
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