20/06/2018
Prima che facciano male agli altri.
Sia alle persone che vi si trovassero sotto durante una probabile caduta sia agli altri pini intorno, attaccandoli con la stessa malattia.
Per questo, lunedì mattina, sei esemplari presenti nella grande pineta della zona est sono stati abbattuti e, in parte, immediatamente rimossi, questo proprio per minimizzare i rischi per tutti quelli sani.
L’intervento si inserisce nel contesto dei controlli, potature, abbattimenti programmati fino al 2019: ovviamente, trovandoci in un periodo di nidificazione, salvo emergenze conclamate, ogni altra azione che non siano i controlli riprenderà in autunno.
Quello che manca purtroppo è un piano di riforestazione che permetta di sostituire con esemplari giovani e sani tutti quelli abbattuti o caduti negli anni: la grande pineta presenta infatti già interi filari mancanti e, come i frequentatori devono capire nessun albero sia eterno (dunque cresca, invecchi, si ammali e muoia come ogni altro essere vivente) anche il Comune di Roma deve trovare il sistema, i soldi, i progetti per dare o ricreare un futuro al patrimonio arboreo di villa Pamphilj (e di questa Città).
Anche in un punto differente, come ad esempio il prato che degrada verso la succursale ANFFAS, mettendo lì a dimora pini della stessa età ed altezza: vederli crescere renderebbe sicuramente meno amaro assistere all’abbattimento e alla progressiva caduta di tanti altri!
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