Quando aprirà villa Pamphilj?


01/05/2020

Quando aprirà villa Pamphilj?



Quando la Sindaca Virginia Raggi revocherà l’Ordinanza rinnovata dopo la prima entrata in vigore il 13 marzo scorso (Ordinanza Sindacale 56/2020) in conseguenza dei provvedimenti necessari al contenimento dell’emergenza Covid-19.

Il più recente Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri ha fissato nel 4 maggio la riapertura di diverse attività e spazi e, tra questi, anche dei giardini, dei parchi e delle ville.
Ma perché ciò avvenga, serve un provvedimento dei Sindaci che annullino quanto adottato “localmente”.

L’interrogativo per i frequentatori diventa allora: “sono state predisposte le regole comportamentali perchè le prossime aperture non permettano un rigurgito ed un protrarsi della pandemia?”
Attualmente, l’unica certa è quella del DISTANZIAMENTO SOCIALE da osservare, ché riguardo l’uso della MASCHERINA non esiste, per ora, alcuna obbligatorietà.
Vedremo dunque se la revoca dell’Ordinanza, quando sarà pubblicata, verrà accompagnata da regole che garantiscano la più ampia sicurezza, compreso il come e da chi verranno fatte rispettare.

E a nostro avviso, è inutile scervellarsi su orari, contingentamenti [vi ricordiamo che a Roma ci sono 36 tra ville e parchi storici (https://cutt.ly/AyhfU7J)… ma di grandezze e dunque frequentabilità completamente differenti], accessi/percorsi limitati e obbligati… e tutto il resto.
Aldilà di quanto verrà adottato (e comunque perfettibile), dipenderà dai comportamenti e alla maturità di ogni singolo frequentatore come evolverà questo particolare passo verso la normalità.

All’inizio della pandemia abbiamo visto affiorare e rivendicare con orgoglio un livello di solidarietà e senso di responsabilità fino ad allora sconosciuti: dobbiamo però registrare che, dopo due mesi di lockdown, almeno a Roma se ne è smarrita una bella fetta e da quanto abbiamo dovuto seguire sui social o verificare dal vivo, l’imminente riapertura ha scatenato i soliti egoismi, le faziosità, i linciaggi ed anche il disprezzo per chi lavora e sta lavorando coscienziosamente.
Nel “nostro” caso, il Servizio Giardini di villa Pamphilj: 4-dicasi-QUATTRO giardinieri per 184 ettari che si sono alternati due la mattina e due il pomeriggio, fino a lunedì scorso con un UNICO trattore/tagliaerba funzionante.
Non sono stati a casa senza far nulla (quando è successo, e ricordandovi che non possono guidare il trattore in smart-working, semplicemente per il distanziamento sociale, facendogli utilizzare permessi e ferie come avvenuto a tutti i dipendenti pubblici e privati) e non sono stati a villa Pamphili a far nulla.
I problemi ci sono, ma, come per le decisioni da prendere, riguardano chi queste responsabilità ha in capo, non chi le deve osservare perché dipendente.
E mentre gli sciocchi riempiono i Social di idiozie e volgarità, questi QUATTRO dipendenti stanno tagliano i prati, in particolare nelle zone più frequentate… incluse le aree cani.
Al riguardo corre l’obbligo sottolineare come fuori delle suddette aree, il pericolo dei forasacchi si contenga vigilando, rispettando le normative esistenti e non lasciando il nostro beniamino libero… libero di farsi male!

Un’ultima considerazione.
Mentre noi tutti non c’eravamo, nella villa frequentata per varie ragioni da giardinieri, agenti di Polizia, volontari che accudiscono colonie animali, addetti ai servizi di locali, di Onlus e di strutture scolastiche e da qualche povero sbandato, sono successe una lunga serie di brutte cose (che con il fermo dell’altro giorno, almeno noi non riteniamo concluse): ecco, quando rientreremo a villa Pamphilj, cerchiamo di sentirci investiti della responsabilità che questo comporta, meritandoci l’abbraccio che, almeno lei può darci, e che da troppo, tutti, aspettiamo di ricambiare!
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