07/04/2021
Quel difficile rapporto genitori&figli con fontane&laghetti.
Un’eufemismo, considerando che:
– la fontana del Tevere (o del Gigante) venne progettata da Alessandro Algardi e Giovan Francesco Grimaldi a metà del Seicento e integrata con gradini da Gabriele Valvassori un secolopiù tardi;
– la fontana del Giglio fu progettata nello stesso periodo sempre dall’Algardi e dal Grimaldi ma, nel Settecento, venne spostata da Francesco Bettini che la pose in asse con il canale ed il lago sottostanti, arricchendo il primo di cascate e zampilli ed ampliando il perimetro del secondo;
– la fontana della Lumaca (o della Regina)
risale invece a metà del Seicento ed è opera di Gian Lorenzo Bernini.
Per quanto riguarda invece il laghetto della parte OVEST, vale la pena citarne l’aspetto naturalistico, giacché al suo interno, oltra ad anatre, carpe e tartarughe vivono e si RIPRODUCONO i rospi comuni (Bufo bufo)… che tanto “comuni” non sono visto come ricadano all’interno delle specie protette a livello Europeo.
Ora, non sarebbe il caso che “certi” genitori sensibilizzassero la propria prole a NON gettare sassi e bastoni nelle fontane storiche e nei laghetti di villa Pamphilj, a NON disegnare su balaustre ed esedre, a NON dare la caccia ai girini che, ogni primavera, affollano a centinaia ma troppo vicini alle sponde gli invasi, permettendo loro di affrontare quella metamorfosi che li trasformerà, un giorno, in gracidanti anfibi?
Alessandro Algardi, Giovan Francesco Grimaldi, Gabriele Valvassori, Francesco Bettini, Gian Lorenzo Bernini, la città di Roma, villa Doria Pamphilj, noi tutti e… mamma rospa, gliene saremmo davvero grati!
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