Possiamo parlare di emergenza? Sì… perché davvero le condizioni in cui versa la Fontana del Giglio sono disastrose, tanto che ci aspettiamo di veder crollare da un momento all’altro il grande e bellissimo Giglio, sommerso com’è da alghe ed erbacce varie. Nella sua vasca la poca acqua rimasta è stagnante e maleodorante, ha il colore di una fogna… guardarla in queste condizioni fa veramente male, è irriconoscibile.
Non parliamo poi della sua esedra: ogni giorno perde qualche pezzo in più, la magnificenza di un tempo è solo un lontano ricordo. Che tristezza, che brutta fine!E se non bastasse, lo stramazzo sottostante, ovvero uno dei canali che portano l’acqua al Laghetto del Giglio è praticamente in agonia e se non si riapre l’acqua della Fontana, presto lo saranno anche i pesci che vivono al suo interno. Se nei giorni scorsi non ci fossero state alcune piogge con molta probabilità il canale si sarebbe prosciugato del tutto. La Fontana del Giglio è chiusa oramai da quasi tre mesi, perché? Devono forse iniziare finalmente i lavori di restauro, ma nel frattempo come mai è stato chiuso il flusso idrico? Chiediamo all’Assessora Sabrina Alfonsi e alla Sovrintendenza Capitolina cosa intendono fare: la Fontana del Giglio sta morendo ed insieme a lei anche gli animali che vivono nel canale sottostante. C’è di “grazia” qualcuno in grado di dare una risposta?
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