REGOLAMENTO DEL VERDE
La lunga corsa per il Regolamento del Verde di Roma Capitale
Quando nel febbraio del 2018 l’Associazione per Villa Pamphilj entrò a far parte, insieme ad altre decine di associazioni, comitati e ordini professionali, del gruppo di lavoro sul “Regolamento Capitolino del verde pubblico e privato e del paesaggio urbano di Roma Capitale” (il progetto venne presentato durante un Forum sull’Ambiente organizzato dall’allora Assessora Giuseppina Montanari a San Sisto), le prospettive ci parvero davvero interessanti: un documento importantissimo che aspettava da anni di esser aggiornato, raccogliendo le indicazioni della “Carta di Firenze” e di tante altre normative, elaborate anche a livello Europeo.
Per la nostra associazione, un’opportunità per fornire il contributo di chi verifica quotidianamente, purtroppo a dispetto di ogni normativa, quanto avviene al Verde Urbano e, ancor di più, al Verde Storico di questa Città.
Ed ecco che abbiamo partecipato così a decine di riunioni presso la sede di Porta Metronia, con le osservazioni dei partecipanti, tra cui le nostre, perché questo importante strumento normativo non poteva non vedere la partecipazione ed il contributo di chi, questo Verde vive e difende ogni giorno.
Tante associazioni e soggetti di alto profilo e provata competenza che, con l’Assessore ed il suo staff hanno portato avanti mesi e mesi l’analisi serrata della prima stesura, aggiornandola ed implementandola con osservazioni, note, adeguamenti normativi (di natura nazionale ed europea) ed allegati.
Fino ad un importante passaggio quando, con la decisione n. 2 del 16 gennaio 2019 la Giunta Comunale adottò la proposta di deliberazione da sottoporre all’approvazione dell’Assemblea Capitolina, previo passaggio presso i Municipi e le Commissioni Consiliari competenti.
Poi ci furono le “dimissioni” dell’Assessora Giuseppina Montanari, i sei mesi di interim all’Ambiente ricoperto dalla Sindaca Virginia Raggi e infine, nel settembre 2019, la nomina di Laura Fiorini ad Assessora al Verde.
Per il gruppo di lavoro sul Regolamento del Verde, altri mesi di attesa fino a gennaio 2020, prima ed unica riunione con la nuova Assessora, quando chi l’aveva preceduta era stata invece sempre presente.
Poi il lockdown, con alcune riunioni tenutesi ovviamente in videocollegamento, gestite però da un consigliere comunale in luogo dell’Assessora che tramite lui presentò immediatamente un nutrito gruppo di emendamenti seguiti mesi dopo da altri per un totale di QUATTROCENTOVENTI, emendamenti che spesso, ne emendavano altri presentati la volta precedente.
A periodi di stasi sono seguiti altri con la fretta di concludere, con emendamenti presentati con scarse se non assenti motivazioni, senza avere dato modo di esaminarli in precedenza e con testi inviati solo successivamente, talvolta in versioni differenti… questo è diventato quello che all’inizio del percorso era stato tutt’altro.
Giunti a questo punto, la nostra Associazione insieme ad altre ritenne di non voler più prestarsi a quanto presentato (in particolare come frutto di un’elaborazione comune e democratica).
Per questo decidemmo di scrivere alla Sindaca e alla Giunta Capitolina affinché fosse ristabilito l’iter procedurale previsto dalle normative, ribadendo di non condividere l’intenzione di far proseguire l’iter di approvazione del Regolamento attraverso le “Modifiche di Giunta” facendolo pervenire all’Assemblea Capitolina senza acquisire, così come previsto dalla normativa vigente, nuovamente il parere dei Municipi.
Cercare scorciatoie facendo passare emendamenti sostanziali come mere modifiche formali non poteva vederci consenzienti soprattutto perché alcune pesanti modifiche riguardavano il Coinvolgimento del Cittadino, i Giardini, i Parchi e le Aree a Verde, la Fruizione di Parchi di Giardini pubblici e di altre aree verdi… esattamente quello che ci stava e ci sta più a cuore!
Per questo la nostra Associazione ha prima chiarito la propria posizione (un dissenso pressoché totale) con un comunicato stampa elaborato insieme all’Associazione V.A.S., Verdi, Ambiente e Società, e poi ha presentato una serie di emendamenti da sottoporre a tutti i Consiglieri dell’Assemblea Capitolina, nella speranza fossero messi in discussione in Aula durante l’approvazione del testo.
Gli emendamenti, alcuni dei quali condivisi da VAS Verdi Ambiente e Società, sono stati la conseguenza di un’attenta e quotidiana “esperienza sul campo”, maturata sia a villa Doria Pamphilj che nel corso di numerosi eventi di tutela e decoro urbano ai quali abbiamo partecipato e sono frutto della cura e dell’amore per il Verde… di TANTO amore per il Verde, in particolare per la villa storica di cui ci occupiamo da più di trent’anni.
Purtroppo i nostri emendamenti sono stati accolti poco o niente, diciamo solo le sfumature marginali e formali che tra le righe del Regolamento del Verde resteranno vacui tratti d’inchiostro. Sono stati infatti tutti bocciati gli emendamenti sostanziali presentati dall’Associazione per Villa Pamphilj, da VAS ed Ecostudio RE.GE, Aurelio Volontari Decoro Tredicesimo, dall’Osservatorio Sherwood ed da altri ancora.
Ed è così che il “Regolamento Capitolino del verde pubblico e privato e del Paesaggio urbano di Roma Capitale” è stato approvato dall’Assemblea Capitolina con deliberazione n. 17 del 12 marzo 2021 con appena 19 voti della allora maggioranza, pari al 38,8% dei voti complessivi e l’astensione di tutta l’opposizione.
Il testo che è stato approvato dunque è quello scaturito dai circa 400 emendamenti a cui l’allora Assessora Laura Fiorini ha voluto sottoporre la versione originaria che l’Assessora Pinuccia Montanari aveva fatto adottare dalla Giunta Capitolina con decisione n. 2 del 16 gennaio 2019.
La votazione su ogni singola proposta di emendamento è per di più avvenuta senza possibilità di illustrarla e di svolgervi il dovuto dibattito. Il Regolamento è entrato in vigore il 16 giugno 2021.
Quindi, che dire: viva il Regolamento del Verde… è morto il Regolamento del Verde! Anzi no, perché per noi non è finita qui.