Save the fox!


15/02/2020

Save the fox!



A dire il vero questa mattina nemmeno ci dovevamo andare a villa Pamphilj… ma poi con una giornata così, come potevamo rinunciare?
Sole, fiorellini, quattro chiacchiere, insomma una mattinata tutta dedicata ad un molle riposo.

Ecco che invece tutto cambia all’improvviso.
Da lontano vediamo passare a velocità sostenuta, con i lampeggianti accesi, una macchina della Polizia Roma Capitale. Poco dopo si ferma vicino all’ingresso laterale del Giardino dei Cedrati, proprio accanto alla Fontana della Palomba.

“Che sarà successo? Probabilmente sarà qualcuno che è entrato nel Giardino o magari nel Casale”. E così pensando, decidiamo di andare a dare un’occhiata, non si sa mai.
Mentre ci avviciniamo ci accorgiamo che due agenti fanno avanti e indietro tra l’entrata e la cancellata del Giardino. Stanno telefonando e ci appaiono abbastanza frenetiche.
Diamo un’occhiata dentro e ci sembra tutto in ordine. “Chissà, magari se la sono già svignata”, riflettiamo, con la convinzione che tutta questa agitazione è sicuramente dovuta alla presenza di qualche sbandato. Mica è la prima volta!

Aspettiamo ancora qualche minuto.
Nulla, le vediamo fare avanti e indietro, cercano indubbiamente di entrare. Le sentiamo dire che non hanno le chiavi, che all’ufficio della Sovrintendenza di Villa Pamphilj non trovano nessuno (loro, di certo, le chiavi ce l’hanno di sicuro!
Incominciamo a pensare che c’è qualcosa che non va…

“Salve che succede, siamo dell’Associazione per Villa Pamphilj”, chiediamo, temendo quasi di dare fastidio. “C’è una volpe ferita dentro il Giardino”, ci risponde subito una delle agenti, “Il problema è che non riusciamo ad entrare per recuperarla. La vogliamo portare alla Lipu, che abbiamo già contattato e che ci aspetta per prestarle soccorso”.

Subito ci mettiamo a disposizione e gli indichiamo che proprio vicino al cancello c’è un “un pertugio” aperto dagli sbandati e richiuso (fin troppo bene!) proprio dalla Polizia Roma Capitale.
Il un lampo tiriamo fuori un coltellino mille usi che ci è stato regalato da poco. Senza non poche difficoltà iniziamo l’opera di apertura: cerchiamo di tagliare, seghettare, contorcere il fil di ferro e la rete metallica che ci separa dalla volpe, che nel frattempo vediamo ansimare poco distante. Ci dà una mano anche una signora di passaggio: tutte insieme, tutte donne, alla fine riusciamo a creare una apertura sufficientemente larga per far passare le due agenti che entrano munite di guanti e di una grande scatola di cartone.

La volpe, appena viene raggiunta, si agita molto (chissà… forse non sta così male!), ma fortunatamente le agenti riescono a recuperarla velocemente.
L’aiutiamo ad uscire e mentre prendiamo lo scatolone la sentiamo muovere, e per un attimo riusciamo anche a vederla: ha un bel pelo folto, ci sembra piuttosto giovane. Speriamo bene.

La volpacchiotta viene subito caricata sulla macchina, nel sedile posteriore. Una delle agenti le si siede accanto, per controllarla e per far sì che durante il percorso vada tutto bene. Poco dopo sentiamo le sirene, la portano di corsa alla Lipu.

Più tardi, per sapere come sta, contatteremo la responsabile del Centro Recupero Fauna Selvatica, o magari una delle agenti alla quale abbiamo chiesto il numero di telefono.

Per adesso lo vogliamo dire a gran voce: GRAZIE a queste due giovani donne, agenti della Polizia Roma Capitale. Brave, sensibili e coraggiose. Una volta tanto diamo a “Cesare quel che è di Cesare.”

Per quanto ci riguarda, doveva essere una mattinata rilassante, ma questa è villa Pamphilj, questo è far parte dell’Associazione per Villa Pamphilj: ogni giorno un’avventura, bella o brutta che sia… provare per credere!

Ps: appena possibile vi faremo avere notizie della volpacchiotta… la vogliamo chiamare Cedro, che ne dite?
Vai al post FB>shorturl.at/gqs45

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