24/01/2018
Se l’assedio esterno fu a suon di palle di cannone…
Una bellissima foto d’epoca con l’ingresso di via San Pancrazio n. 10, uno scorcio dello Chalet Svizzero e, in cima al viale, l’Arco dei 4 Venti, con una didascalia che recita: ROMA – INGRESSO DELLA VILLA PAMPHILI, NELLE CUI MURA ESTERNE SONO INFISSE LE PALLE DI CANNONE DEL TEMPO DELL’ASSEDIO.
Quelle palle di cannone furono sparate nel 1849 dai soldati Francesi inviati in difesa di Papa Pio IX, fuggito dalla Città dopo la proclamazione della Repubblica Romana e questa zona di villa Pamphilj fu particolarmente segnata dagli scontri con i suoi difensori: lo stesso Arco venne edificato al posto del Casino dei 4 Venti devastato dai colpi d’artiglieria e, non a caso, proprio a ridosso della sua struttura, nella prima metà degli anni ’90 furono rinvenuti i corpi di due soldati appartenenti al contingente guidato fin qui dal generale Oudinot.
Se l’assedio esterno fu a suon di palle di cannone… quello interno, oggi, è caratterizzato dal degrado, dall’assenza di progetti, dall’inefficienza delle Amministrazioni che si sono avvicendate negli anni e dal continuo rifiuto di queste stesse ad un confronto realistico e di livello.
Attenzione, perché i danni prodotti da questo approccio finiranno per rivelarsi peggiori di quelli prodotti dalle palle di cannone dell’Esercito Francese.
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