23/12/2017
Se son rose fioriranno… e se son querce?
Vediamo… intanto, la nostra associazione, presente giovedì scorso alla “SESSIONE PLENARIA del FORUM AMBIENTE” si è segnata tutto quanto è stato presentato e, concluso l’incontro, ha ricevuto una piccola quercia da mettere a dimora all’interno di villa Doria Pamphilj!
La sessione ha avuto luogo nella splendida cornice dell’aranciera di San Sisto e, dopo l’introduzione dell’Assessore Pinuccia Montanari, uno dopo l’altro, i vari responsabili dei gruppi di lavoro hanno presentato il proprio resoconto.
Si è partiti dalle indicazioni del nuovo regolamento sul benessere animale (l’attuale normativa è aggiornata soltanto al 2005) con l’esperienza delle giornate gratuite per la “microchippatura” varata in collaborazione con la Regione, passando alle attività di prevenzione del randagismo, all’inserimento di leporidi ed equidi nelle specie da normare e tutelare, alla collaborazione con le associazioni di guardie zoofile, al percorso che le nuove normative stanno affrontando: riunioni con le associazioni (5 quelle già celebrate), elaborazione del testo, rinvio alle associazioni per ultimi ritocchi, proposta di delibera.
Edgar Meyer, responsabile di questo gruppo, ha spiegato infine come, prima di passare alla discussione in Campidoglio, le nuove norme saranno sottoposte alla Commissione Ambiente, alla Ragioneria, ai Municipi per poter registrare anche i loro pareri.
Nel 2018 sarà poi la volta del regolamento sui circhi e del rinnovo del CdA del Bioparco.
Antonio Lumicisi, coordinatore del gruppo che si occupa della lotta alle immissioni inquinati e della riduzione/gestione dei materiali post-consumo ha illustrato come l’Amministrazione comunale sta affrontando queste tematiche alla luce degli accordi europei ed in particolare del Patto dei Sindaci (goo.gl/eeWvvR) e degli ambiziosi (ma assolutamente doverosi) obiettivi da raggiungere nel 2020, 2030… fino al 2050, quanto tutte le emissioni dovranno esser state ridotte dell’80/90 %.
Paolo Alfredo Paiella ha aggiornato i presenti sul percorso del nuovo regolamento del Verde urbano, dei giardini e delle ville storiche: finalmente per questi ultimi (si partirà con i giardini di Piazza Vittorio, villa Doria Pamphilj, villa Borghese) è prevista la figura di un “curatore” responsabile e di un comitato di gestione in maniera da superare l’attuale paralisi, figlia di tante, troppe competenze e della loro conflittualità.
Per la sua elaborazione, una serie di passaggi, compreso il confronto con le associazioni (alcune delle indicazioni sono state già recepite, partendo in particolare da quelle contenute nella “CARTA DI FIRENZE”), le commissioni, i singoli Municipi; tempi di approvazione… brevi, secondo le stime dell’Amministrazione, probabilmente entro un paio di mesi.
E’ stata poi la volta dell’architetto Vitaliano Biondi, che ha sollecitato una riflessione sui flussi campagna > città, sul tema dell’agricoltura urbana, sull’etica del territorio, sul recupero e sulla valorizzazione dei luoghi abbandonati(citando come esempio l’esperienza di Londra, dove sono già due le fattorie attive all’interno della città).
Segnatamente, per quanto riguarda villa Pamphilj ha annuciato la riapertura di alcuni servizi, il rilancio di spazi da utilizzare in chiave sociale ed artistica, la creazione di un (vero) Giardino dei Giusti.
Si è parlato ancora di sprechi alimentari, di recupero&riutilizzo, di riduzione quantitativa, prevenzione della produzione, tracciatura dei rifiuti e della positiva esperienza avviata nel quartiere ebraico (dove, causa sicurezza, non sono predisposti cassonetti per rifiuti), dei relativi piani che investiranno innanzitutto il X ed il VI Municipio poi, a seguire, tutti gli altri.
Si stima (e si spera!) alla fine del 2018 saranno 1 milione e centomila gli abitanti di Roma coinvolti nel nuovo sistema.
Impiantistica, nuove tecnologie, riforestazione, un corso di formazione (presentato dal direttore del Servizio Giardini Rosalba Matassa) che 60 rifugiati stanno seguendo per poter poi, su base volontaria, rappresentare un supporto al Servizio Giardini e gli interventi delle associazioni convenute, hanno concluso l’incontro.
Anzi no, c’è stato un leggero rinfresco, un brindisi e, soprattutto, il dono di un piccolo albero da riportare, ciascuno, nel luogo che rappresentiamo e difendiamo; villa Doria Pamphilj, nel nostro caso… una piccola quercia, una speranza per il futuro.
Come si dice “se son rose fioriranno”, e se continueremo tutti nella quotidiana lotta al degrado e all’illegalità, anche la nuova quercia di villa Pamphilj un giorno, chissà, mostrerà infine i propri graticci e le sue simpaticissime ghiande!
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“Incontro Forum Ambiente”> goo.gl/yRxV8W