06/09/2022
“Segnaletica selvaggia”.
Accatastati come fossero spazzatura, messi uno sopra l’altro rotti, piegati non si sa se a causa di qualche incidente oppure perché qualcosa gli è cascato addosso: tutti insieme formano davvero un bel mucchio selvaggio di lamiera.
Parliamo del groviglio di cartelli stradali ammucchiati proprio all’ingresso principale e monumentale di Villa Pamphilj, ovvero quello che accoglie turisti, visitatori, frequentatori eccetera eccetera.
A completare il “benvenuto” un cartello informativo sbiadito, un bel mucchio di spazzatura, biciclette lasciate alla come capita, un paio di transenne, insomma quello che dovrebbe essere il biglietto da visita del più grande Parco Storico della Capitale fa, diciamolo, veramente pena.
A proposito di cartelli: lungo il muro perimetrale della stessa villa, a poche decine di metri più avanti, ce ne sta uno che qualcuno si è divertito ad appiccicare (e colorandolo pure di rosa) direttamente sulla parete… una cosa mai vista.
Ora la questione è questa: se è vero che con il Giubileo e il PNRR saranno stanziati migliaia di euro per sistemare anche alcune ville storiche della capitale… nel frattempo un minimo di decenza e di manutenzione la vogliamo fare? O pensiamo che questi soldi possano risolvere tutti i problemi?
Perché senza un una visione a lungo raggio, e qualcuno che coordini, vigili e controlli lo “stato delle cose”, non ci sarà Giubileo o PNRR che tenga, accadrà come è già successo, ovvero manufatti, viali ed arredi, tutti sistemati e… condannati ad un decadente destino.
Come quello riservato a questi cartelli stradali, diventati loro malgrado protagonisti dell’ennesimo sfregio alla bellezza, al decoro. E la colpa questa volta non pensiamo sia solo dei vandali.
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