“Sempre libera degg’io, folleggiare di gioia in gioia, vo’ che scorra il viver mio, pei sentieri del piacer…” che bella la Traviata, una meraviglia. Questa è parte di una delle sue “arie” più famose.
Ma con tutto il rispetto parlando per questa meravigliosa opera di Giuseppe Verdi, ad essere libera dovrebbe essere Villa Pamphilj. Da cosa? Dai manifesti ABUSIVI che chi ha organizzato questo evento continua ad affiggere incurante delle leggi e soprattutto del rispetto del luogo in cui si trova, ovvero un parco storico.
Possibile che proprio chi si occupa di arte non si renda conto che sporcare ed attaccare (con uno scotch altamente appiccicoso) volantini pubblicitari per tutta Villa Pamphilj, la mortifica, la svilisce e soprattutto la inquina?
E’ la seconda volta che li troviamo attaccati ovunque: cancellate del viale del Casino del Bel Respiro, accanto al Monumento dei Caduti Francesi, presso gli ingressi, perfino sull’inferriata del cosiddetto Museo di Villa Vecchia, dove la Sovrintendenza Capitolina tra le altre cose ha anche un ufficio.
Dobbiamo ringraziare la signora Claudia per averceli segnalati e per aver provveduto a rimuoverli: domani controlleremo che non ce ne siano altri.
Una cosa è certa, spiace dirlo ma Villa Pamphilj, già abbandonata di suo, sta prendendo una brutta piega. Bruttissima piega, e non interessa a nessuno. Pensate che alla signora Claudia qualcuno ha anche contestato il fatto che li stesse staccando…
Perché l’importante da queste parti è fare quello che si vuole e senza alcun rispetto: bellezza, storia, prati e animali selvatici che paghino pure un prezzo altissimo. Che problema c’è?