06/09/2020
Stabilimenti urbani: la sicurezza secondo Roma Capitale e Zètema
Non sappiamo se qualcuno ci abbia fatto caso ma, dal 30 agosto, i grandi pannelli telati fissati ai lati lunghi della recinzione dello stabilimento realizzato a villa Pamphilj sono a terra: cos’è successo?
Semplicemente, qualcuno si è reso conto che qui (ma c’è altro… continuate a leggere) si rischia di combinare un guaio.
Purtroppo, un video oltremodo significativo che avevamo girato non è venuto ma, questo è quanto successo: quel giorno, a causa “dell’effetto vela”, il forte vento proveniente da sud piegava l’intero lato recintato verso l’interno, sollevando di oltre mezzo metro le basi di giunzione e gli stessi elementi della recinzione.
Mentre riprendevamo e fotografavamo, uno degli addetti, resosi finalmente conto di quanto succedeva e comportasse per chi era sottovento (lui, i suoi colleghi e tre persone intente a fare ginnastica yoga), ha tentato, rischiando di rimanere schiacciato sotto, di contrastare l’effetto impresso dal vento, mettendosi a spingere la recinzione dall’interno.
Quando ci siamo allontanati, gli addetti devono aver compreso quale fosse la causa ed hanno tagliato le fascette superiori dei teli pubblicitari affissi sulla recinzione.
Da quel giorno sono tutti, eccetto uno all’ingresso, lasciati arrotolati sul terreno, mentre il basamento in cemento di un ombrellone è stato fissato come contrappeso in un punto di giunzione particolarmente instabile.
Comprensibilmente, quel 30 agosto, NON era stato montato alcun ombrellone nè alcuna sdraio.
Ma c’è altro.
Vorremmo capire se sia regolare e a norma l’aver fatto passare cavi elettrici e idrici sugli alberi e sul terreno: l’elettricità viene erogata da alcuni contatori presenti sul perimetro della Onlus ANFFAS (già trovati forzati qualche anno fa dall’Associazione per Villa Pamphilj che segnalò l’azione alla Polizia Locale) mentre l’acqua sembrerebbe provenire da molto più lontano, ovvero dalle pertinenze del Servizio Giardini su via Aurelia Antica n.327 (almeno è in quella direzione che vediamo sparire il tubo idrico).
Corrente elettrica ed acqua servono ad alimentare lo stabilimento urbano, in particolare il nebulizzatore ed un piccolo container per materiali vari.
Concludendo, siamo sicuri tutto quanto rispetti le “vigenti normative”?
Come abbiamo già documentato, il buonsenso certamente no, e l’aver realizzato qui a villa Pamphilj un’iniziativa ASSOLUTAMENTE e PREVEDIBILMENTE inutile conferma come Roma Capitale e Zètema perseguano tutt’altro che il bene (e la sicurezza!) della villa e dei suoi frequentatori.
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“Villa Pamphilj… dal lettino alla brace!”> https://cutt.ly/BdydSTT
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