30/10/2015
Stasera, poi? Tranquilli, la luce la porto io!
Perfetto, er fumo l’ha rimediato Gianluca… e Matteo è stato dar cinese a prende quarche bomboletta pe’ le scritte… ma le birre?
Oh… ma c’è quarche ragazza?
Dialogo presunto, obiettivo finale e serale i bagni chiusi da vent’anni a ridosso dell’ingresso di via della Nocetta n.30.
E’ qui che un gruppo di ragazzi ha trasferito una batteria di autovettura da utilizzare come alimentatore del punto luce necessario al proprio ritrovo, visto che la villa rimane aperta ancora un bel po’ dopo il calar del sole.
Ce li troviamo, talvolta, anche la mattina, defilati dietro la struttura e tutti indaffarati intorno a cartine, pacchetti di sigarette e altro. Tutto intorno, questi graffiti e le scritte… alcune decisamente idiote e ricorrente patrimonio di ragazzi non ancora cresciuti.
Ma la batteria (certo, anche tutto il resto) se la potevano risparmiare: noi l’abbiamo fotografata e segnalata, alcuni agenti del XII Gruppo Polizia Roma Capitale sono passati, l’hanno recuperata e trasferita alla Cobat Ama (consorzio batterie AMA).
Di questi bagni abbiamo raccontato tutto (anzi, in realtà c’è un’altra storiella con protagonista il Comune che vi manca): realizzati e mai aperti, da subito ritrovo di tossicodipendenti, poi bivacco e dormitorio dei rom bulgari (quelli delle monovolume parcheggiate su largo Martin Luther King), poi di sbandati, ora di ragazzetti un po’ troppo intraprendenti.
Nel posto e in un modo sbagliati.