24/05/2013
Storia di un uomo, storie di alberi… storie che continuano.
Storia di un uomo, storie di alberi… storie che continuano. Qualche giorno fa, a ridosso della fontana del Giglio, in una delle zone più belle di villa Pamphilj, ha fatto la sua comparsa un piccolo pino. E’ il dono della famiglia di un assiduo frequentatore della villa che, appena qualche mese fa, è venuto a mancare. Una persona che amava moltissimo il parco e trascorreva molto del suo tempo passeggiando lungo i viali. Il giovane albero ha preso simbolicamente il posto di un grande “centenario” solitario che, per tanto, tanto tempo, aveva allungato la propria ombra sulla fontana e sul prato circostante. Si trattava di un pino marittimo che un paio di anni fa, vittima di malattie ed incuria, si era spezzato perdendo l’intera chioma e lasciando un grande vuoto nel progetto paesaggistico di questo angolo di villa. Angolo che è anche il ritrovo di molti di noi: per questo motivo, ogni incontro con il personale del Servizio Giardini era l’occasione per sollecitare l’eliminazione del fusto rimasto in piedi e la piantumazione di un nuovo albero. E ci eravamo anche proposti di acquistarlo… Così, finalmente sensibilizzati… i giardinieri hanno prima segato il moncone di una quindicina di metri sopravvissuto al crollo; poi, appreso della volontà di una famiglia a voler ricordare il proprio congiunto attraverso un dono al luogo che aveva tanto amato, li hanno prima aiutati a scegliere la pianta adatta, quindi, indicato il luogo preciso dove metterla in dimora. Già, perché, giustamente e seppur per un nobile proposito, piantare un albero in una villa storica prevede apposite autorizzazioni. E villa Doria Pamphilj, con i suoi 184 ettari e il suo patrimonio di piante (alcune molto rare) e di prospettive, non fa eccezione. La fontana del Giglio è sembrata così la risposta a tutte queste esigenze, ricreando (per ora “in potenza”, ché ci vorranno davvero molti anni) quel paesaggio originale che tanti, ha sempre incantato. Il Servizio Giardini ha dapprima provveduto a praticare una grande buca: non è stato possibile utilizzare il sito che ospitava il vecchio albero per il rischio che nel terreno fossero presenti parassiti o funghi (probabile causa della caduta del centenario) che potessero intaccare la nuova pianta. E una bella mattina di primavera, famiglia e amici, con l’aiuto dei giardinieri, hanno portato il piccolo pino e lo hanno messo a dimora. Così, con una semplice cerimonia, è stata commemorata una persona, un amante della natura, un appassionato di villa Pamphilj. Il ricordo di un uomo adesso vive in un giovane albero. E siamo lieti di raccontarlo qui, su queste pagine, giacché alcuni di noi erano presenti ed hanno potuto esser piccola parte (con la propria insistenza) e testimonianza di una bella e toccante storia.
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