15/08/2018
Un giardino incantato.
Oggi si presenta così (per noi “avventurosi” comunque affascinante) ma decine e decine di anni fa, questo luogo era un giardino incantato, traboccante di fiori e piante, rallegrato dalla presenza di bambini e ragazzi avviati allo studio di un mestiere, quello del giardiniere.
Le serre che vedete facevano infatti parte degli “Orti di Pace” una struttura sociale nata nel primo dopoguerra per coloro che la guerra aveva reso orfani e la Nazione adottati, affinché crescessero e diventassero bravi cittadini, con le stesse opportunità di altri più fortunati di loro.
Abbiamo acquisito dei vecchi documenti, che vi mostreremo in seguito ma oggi, 15 agosto 2018, ci limiteremo a condurvi in questo dedalo di ghisa, mattoni, vetri, tubature, porte cigolanti, gigantesche vasche per la raccolta dell’acqua… tutto quanto invaso e avvolto nell’abbraccio delle piante cresciute ovunque, tentacoli di una Natura tornata selvaggia, a riprendersi quella villa Pamphilj ancor più seducente che in pochi conoscono!
In pochi, qualcuno perchè ci è cresciuto, altri perchè ci hanno abitato abusivamente per tantissimi anni (nei ruderi di un casale sequestrato lo scorso dicembre dalla Magistratura), altri ancora perché, dopo aver acquisito l’area nel decennio scorso e scoperto l’Eternit presente e i costi di recupero troppo onerosi, si sbrigarono a restituirla, ottenenendone in cambio un’altra ancor più appetitosa, dalla parte opposta di quella che già occupavano lungo via Aurelia Antica.
Poi ci siamo noi dell’Associazione per Villa Pamphilj, quelli che tanto hanno sempre disturbato certi “manovratori”, incurabile infezione di ogni Amministrazione: avevamo visitato questa zona già all’inizio degli anni ’90 e poi più recentemente, scoprendo noi, l’Eternit ignorato da chi aveva effettuato i sequestri di cui sopra o raccontato di sgomberi e di altre mirabolanti imprese.
Quest’ultimo soggetto, lo stesso che ha presentato un paio di denunce contro chi ha documentato la realtà dei fatti (anche qui) e che ha messo, a diversi livelli, la sua credibilità (?!) in discussione.
Ma oggi, lasciamolo lì, e rientriamo, almeno con gli occhi, nel Giardino Incantato: chissà che un domani possa rinascere e vedere di nuovo ragazzi, bambini, ma anche anziani e giardinieri esperti intenti a trasmettere sapienza e valori ai futuri Cittadini.
Da parte nostra, ci adopereremo perché sia proprio così e nel frattempo… buon Ferragosto a tutti!
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