“Un laghetto senza pace.”


11/01/2023

“Un laghetto senza pace.”



Sì, perché in effetti non ci sembra che il laghetto del Giglio goda di buona salute: nonostante sia inverno, i suoi argini sono ancora molto bassi, l’isolotto non è circondato dall’acqua come dovrebbe essere, grandi sassi spuntano dalle sue rive. Insomma dopo l’emergenza idrica di questa estate, causata dal grande caldo, non ci sembra si sia più ripreso come dovrebbe.
Ma come è possibile? Semplice: da circa un paio di mesi la Fontana del Giglio, ovvero colei che veicola l’acqua proveniente dall’Acquedotto Traiano Paolo (a sua volta alimentato dal Lago di Bracciano), è chiusa. E come mai? Si potrebbe ipotizzare che a breve inizieranno i lavori di restauro (invocati da ANNI dalla nostra Associazione) previsti da “Mi Tingo di Verde”, il progetto di contenuto all’interno di “Caput Mundi” nato valorizzazione del patrimonio archeologico, turistico, e culturale di Roma e del Lazio e finanziato dal PNNR.
Ebbene nel progetto sono previsti sia per la Fontana della Cascata che per la Fontana del Giglio 0,750 mnl.di euro per il “Restauro, ripristino degli impianti idrici e valorizzazione illuminotecnica”. Bene ne siano felici… finalmente. Ma non si è pensato che interrompendo l’acqua non ci sarebbe stata più alcuna alimentazione per il laghetto del Giglio? E comunque, se non si tratta di questo restauro, si può sapere perché è stata chiusa?
Per questo motivo abbiamo ritenuto importante scrivere (ancora una volta) al Dipartimento Ambiente, alla Sovrintendenza Capitolina, all’Ufficio Benessere degli Animali e all’ASL Roma 3 avvertendo che se il laghetto del Giglio non recupera in tempi brevi, non arriverà alla prossima estate con un rifornimento idrico sufficiente per affrontarla. Perché se già lo scorso anno ha avuto evidenti difficoltà, con gli animali che sono sopravvissuti per miracolo (ma forse qualche pesce non c’è l’ha fatta), figuriamoci se si presenta in queste condizioni.
Non solo nella lettera pec inviata, abbiamo anche chiesto, se possibile, d’istituire un tavolo tecnico con tutti i Dipartimenti/Enti interessati così da affrontare eventuali criticità relativa all’estate 2023, con azioni di monitoraggio del livello dell’acqua e se possibile, un approvvigionamento idrico d’emergenza.
Ecco speriamo che qualcuno ci ascolti… perché non vorremo stare qui il prossimo luglio/agosto a scrivere “poi non dite che ve lo avevamo detto”… anzi scritto!
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