05/03/2021
Un pino per Sergio, uno per Nando, uno per Mauro, uno per Gianni!
Quattro pini per quattro nostri amici…quattro frequentatori assidui scomparsi proprio come quei pini secolari che cingevano, un tempo, la Fontana della Lumaca!
Sergio, Fernando, Mauro e Gianni…rimarranno sempre nel cuore di tutti coloro che gli volevano bene, così, d’accordo con le loro famiglie, abbiamo deciso di dedicargli qualcosa che li faccia rimanere sempre qui, nella villa che hanno amato e frequentato tutta una vita.
Ciascuno di loro era una forza e chi li ha conosciuti, lo sa bene.
Per questo, quale albero più indicato che non un pino…oggi piccolo… ma un domani, un altro dei giganti che dominano da sempre villa Doria Pamphilj!
E dato che quelli intorno alla Fontana della Lumaca non ci sono più… beh, insisteremo perché quelli donati ne prendano il posto.
Per farlo, abbiamo parlato con il Servizio Giardini e un loro fornitore (lo stesso che ne ha già messi a dimora 22 un paio di anni fa), poi abbiamo scritto all’Assessore all’Ambiente ed al Direttore del Dipartimento e infine, in queste due settimane, organizzato la raccolta dei fondi necessari.
Per raggiungere lo scopo, serviranno 1000,00 euro, dato che ogni pinus pinea, identico a quelli già messi a dimora ne costa 250.
Ma servivano anche AMICI che ci dessero una mano: li abbiamo trovati nella “Libreria Raponi” (fondata proprio da Fernando) al civico 296 della Circonvallazione Gianicolense; nel negozio di articoli sportivi di Giorgio Calcaterra (altro beniamino di villa Pamphilj, Monteverde e della Roma “atletica”) in via di Donna Olimpia n. 20 e di nuovo, nella “Libreria Labella” su viale di Villa Pamphili n. 2.
Oggi abbiamo consegnato a ciscuno di loro una scatola con il logo dell’Associazione per Villa Pamphilj e la scritta “DONA UN PINO” ma anche i blocchetti di ricevute che rilasceranno ad ogni persona interessata a partecipare alla nostra iniziativa.
Se saremo in tanti, basterà davvero poco ma, in questa maniera, Sergio, Fernando, Mauro e Gianni rimarranno sempre qui mentre chi, tra tanto, tantissimo tempo avrà preso il posto loro (… e anche il nostro!), potrà innamorarsi della stessa Bellezza che da quattrocento anni incanta chi ha il privilegio di viverla come l’abbiamo vissuta e la viviamo tutti noi, ogni giorno!
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