19/10/2016
Un Punto opaco, indecoroso, pericoloso.
E’ il Punto Jogging di villa Pamphilj, opaco nella gestione e nell’affidamento, indecoroso e pericoloso per le condizioni in cui versa (ormai da anni)… una VERGOGNA di cui qualcuno, tra ex amministratori di Municipio, Ente di Promozione Sportiva (la UISP) e cooperativa di gestione, dovrebbe esser chiamato a rispondere.
Ma partiamo dall’inizio, ovvero da quando, dopo 9 anni di chiusura (3 di sequestro e 6 di lavori!) gli amministratori dell’allora XVI Circoscrizione presentarono ai frequentatori l’ex casetta Amatori Villa Pamphilj nella sua nuova veste: BAGNI, DOCCE e PUNTO INFORMAZIONI!
Ridimensioniamo subito l’ultima caratteristica: mai stato un punto di informazioni, né della villa nel suo insieme, nè dal punto di vista sportivo e le stesse bacheche esterne sono probabilmente frutto dell’iniziativa non autorizzata di un qualche frequentatore.
Tra l’altro, la possibilità di farne un punto di informazioni si scontrò quasi subito con la scelta di affidarlo in gestione ad una cooperativa affiliata alla UISP: i ragazzi che ne rappresentano la manovalanza non parlano neanche l’italiano… anzi, un paio di anni fa, lo spogliatoio venne fatto chiudere dalla Polizia Municipale perchè uno di loro era addirittura privo del permesso di soggiorno.
Ecco, ma da dove escono UISP e cooperativa?
Già durante i lavori per trasformare la struttura in bagni pubblici (l’idea iniziale) era sorto il problema “chi li gestirà?” ed anche la nuova soluzione bagni-docce-spogliatoio non risolveva minimamente la questione. Per farlo, qualcuno decise di affidarla alla UISP, l’Ente di Promozione Sportiva riconosciuto dal CONI che, in ambito sportivo, rappresentava gli interessi del PCI, poi PDS, DS, da alcuni anni PD.
Non c’è da stupirsi, la quasi totalità di questi Enti nascono con lo stesso intento e se una parte è legata alla Chiesa Cattolica (il più importante di tutti è il CSI/Centro Sportivo Italiano, diretta emanazione della Conferenza Episcopale), uno/due alla Confindustria, gli altri hanno tutti riferimenti di natura politico/ideologica: l’AICS socialista, il CNSF l’estrema destra, lo CSEN il centro-destra, l’ASI la destra (non a caso, durante l’amministrazione Alemanno, a villa Pamphilj si tenne più di un evento patrocinato proprio da questo Ente)… e, come dicevamo all’inizio, la UISP gli interessi della sinistra, ovvero del Partito Democratico.
A villa Pamphilj una ricorrente sintonia, che non si ferma al Punto Jogging ma che vede sempre lo stesso Ente nel terzetto di coloro che hanno vinto, nel 2013, il bando di assegnazione del Casale di Giovio: UISP/Unione Italiana Sport per tutti, Legambiente ed ARCI, ciascuno nel proprio settore (sport, ambiente, promozione sociale e ricreativa) legato sempre allo stesso Partito.
Poi c’è la cooperativa dove, a parte il suo responsabile ed una signora che ha l’abitudine di parcheggiare il proprio scooter sempre all’interno della villa (le dedicheremo un album), gli altri sono tutti stranieri che non parlano l’italiano: curioso… e ci chiediamo quale sia esattamente il rapporto lavorativo e retributivo che li lega.
Ad esempio se esistano dei cedolini con riportata la retribuzione e tutte le altre voci dello stipendio: non vorremmo che, come capita certe volte, le persone venissero pagate in contanti firmando, ancora peggio, un documento dove figurano ricevere “100” invece del “50” percepito effettivamente.
Ancora opacità presenta, a nostro avviso, la mancanza di scontrini o ricevute a fronte dell’utilizzo dello spogliatoio e/o delle docce; ugualmente, per l’utilizzo dei gabinetti. Un utilizzo previsto anche per gli esterni, ad esempio i pullman di pellegrini che, fermatisi sull’Olimpica, dirottano i bisognosi nella struttura: 0,30 centesimi (ma se è un bagno pubblico perché non 1,00 euro come nel resto della Città?) che vengono fatturati, intascati, destinati esattamente a/da chi?
Sempre in quest’ottica, la pratica di utilizzare il Punto Jogging quale deposito di materiali: lo fanno gli organizzatori di eventi podistici, lo fanno coloro che, ogni giorno, conducono da qui i propri corsi di nordic walking… anche per costoro la domanda “pagano qualcosa e, se sì, a chi ed in quale forma?”
Manutenzione… manco a parlarne!
La porta di ingresso è divelta parzialmente dalla propria mostra, un vetro infranto, le mostre interne fuori squadro, diverse crepe aperte sul muro, i soffitti completamente neri e macchiati dall’umidità, gli scaldabagno (ma spesso non c’è acqua calda) corrosi e incombenti sugli utilizzatori, le docce completamente a vista… con uomini e donne denudati perfettamente visibili da chi si trovasse a passare di fronte alla porta mentre altri l’apre per accedere.
Sarebbe poi interessante verificare l’igienicità degli ambienti, docce e gabinetti innanzitutto, e riflettere su cosa rappresenti quel triste armadietto per medicinali, vuoto e tenuto sul muro con il nastro da pacchi.
E se questo è l’interno… non stupiamoci su cosa ci riservi l’esterno.
Plafoniere esterne infrante; due porte murate dall’interno e forzate dall’esterno; tubi dell’acqua in gomma che passano, volanti, su alberi e tetto… quello stesso tetto coperto di terra da cui sorge un’invidiabile (se fosse a terra) prato pensile; una postazione per un defibrillatore (rubato due volte) utilizzata dai proprietari del Vivibistrot come ricovero delle proprie luminarie; due bacheche su cui, oltre agli appuntamenti sportivi, viene pubblicizzato di tutto, dall’appartamento in affitto alle feste per bambini, dal corso di yoga a quello di ballo, pittura, nordic walking… tutto ovviamente a pagamento e organizzato in maniera da non dichiarare un euro all’Agenzia delle Entrate.
Poi c’è la vasca esterna, il cui scarico scorre a vista lungo tutto il muro nord, piega e segue tutto quello esposto ad ovest e, attraversati mucchietti di escrementi umani, fazzolettini, lattine, avanzi di cibo e altro (anche qui, prossimo album dedicato) si riversa, indisturbato da almeno 15 anni, nella spalletta di via Leone XIII: tutta salute, rispetto dell’ambiente e delle normative!
Per un periodo, e a lungo, qui dietro c’è stato pure uno scarico abusivo del Centro Anziani: carrelli, tavoli, sedie, schermi televisivi e computer… i nostri esposti inascoltati da chi doveva intervenire!
Come è possibile tutto questo?
Beh… noi siamo curiosi di scoprirlo e incalzeremo l’attuale Amministrazione perché verifichi se quanto documentato rappresenti una corretta gestione del Bene Pubblico.
Ancora, chi-abbia-concesso-cosa-come-e-a-chi, se esista e se sia mai stato rinnovato un bando di affidamento, quali ne fossero regole ed obblighi, a chi spettassero manutenzione e verifiche, chi avrebbe dovuto e non se ne è mai curato… di chi siano le responsabilità di tutto questo degrado.
Domanda che, nella sistematica e periodica presenza di certi politici di zona ha sempre trovato parte della sua risposta: un evento podistico con 2000 partecipanti, qualche altro migliaio tra parenti/amici/sostenitori/curiosi è un’ottima passerella politica ed elettorale e qui, come ai vicini Centro Anziani (1400 iscritti) e Vivibistrot, nei poco più distanti cascina Farsetti, Casale dei Cedrati (fintanto che è rimasto aperto), palazzina e scuderie Corsini, le facce sono state sempre quelle.
Quelle o di chi ne ha seguito lo stesso percorso ipocrita… ché non è possibile costoro abbiano presenziato a così tante manifestazioni senza accorgersi di nulla, senza dover entrare in questo indecoroso e pericoloso “VILLA PAMPHILI PUNTO JOGGING BAGNI – DOCCE PUNTO INFORMAZIONI stemmi della UISP e MUNICIPIO ROMA XVI” a fare un goccetto di pipì!
Leggi anche:
“La casetta degli Amatori Villa Pamphilj”> https://goo.gl/jChKkn
“Il decoro cerca casa!”> https://goo.gl/n8Ioyw
“Un’Associazione in SOCCORSO della villa!”> https://goo.gl/3ypkL9
“ZERO ZERO SE… rgio – Il rubinetto che perdeva (2016)”> https://goo.gl/IWlBzy
“Un bene prezioso… non si spreca!”> http://goo.gl/uDa4kG
“Discarica Bel Respiro… e discarica Nocetta!”> https://goo.gl/yK780S