12/04/2018
Una lastra di acciaio da 30 chili… in bilico!
Ora è a terra perché l’abbiamo tirata giù noi ma un attimo prima era appoggiata in verticale, sovrastando 4 ragazzetti che, marinata probabilmente la scuola, avevano trovato riparo dalla pioggia sotto il piccolo patio.
Tutto questo ieri, nei bagni chiusi o, meglio, mai aperti al pubblico nella parte ovest di villa Pamphilj… esattamente una delle strutture sottoposte a sequestro giudiziario il 14 dicembre scorso, perché occupata in maniera continuativa da abusivi di nazionalità bulgara.
La bandella gialla della Polizia Roma Capitale è stata tolta, il provvedimento del Tribunale di Roma pure, il sigillo in plastica blu è scomparso, la serratura smontata… e alla lastra, fissata alla cancellata, sono stati fatti saltare tutti i rivetti, rendendola (fino al nostro intervento di ieri) una sorta di ghigliottina pronta a calare su chi ci si fosse appoggiato.
Ma…. la GIP Costantini ed il sostituto Procuratore della Repubblica Nardi, sono a conoscenza di quanto sta avvenendo (non solo qui)?
E gli altri soggetti riportati sul provvedimento di sequestro (Forestali carabinieri, Direzione Coordinamento Operativo della Polizia Roma Capitale con i vari U.O. Pianificazione Servizi Operativi, U.O. Sicurezza Emergenziale, U.O. XII Gruppo Monteverde) che fanno?
Noi, per sicurezza, anche oggi eravamo lì a monitorare la situazione… ma chi deve/dovrebbe è davvero sicuro di averla ben chiara?
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